Appena lo 0,3% dei contagi da Covid colpisce le campagne, dove in molti sognano di trasferirsi per sfuggire agli assembramenti delle grandi città senza limitare la possibilità di movimento grazie ai grandi spazi disponibili.
E' quanto afferma la Coldiretti, sulla base delle denunce di infortunio da Coronavirus dal 19 al 28 febbraio 2021 registrate dall'Inail, che evidenzia come la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio in agricoltura; un settore dove, peraltro, non si è mai smesso di lavorare durante l'anno per garantire le forniture alimentari degli italiani.
Una vita più sicura
La vita in campagna risulta essere più sicura perché garantisce il rispetto delle distanze che nelle aree rurali si misurano in ettari e non in metri, ma ad essere meno pericolosa è anche la vita nei borghi rispetto alle metropoli segnate da una forte densità di popolazione.
Nei 5500 piccoli comuni con meno di 5 mila abitanti, precisa la Coldiretti, il distanziamento è garantito per i 10 milioni di abitanti che dispongono di oltre il 54% del territorio.
Rilancio dei piccoli borghi
In questo contesto è importante la proposta del ministro della Cultura Dario Franceschini di destinare 1,65 miliardi di euro per il rilancio di piccoli borghi abbandonati per iniziare a programmare il futuro dell'Italia nel post Covid oltre a salvare l'immenso patrimonio edilizio rurale italiano composto da 2 milioni di edifici rurali fra malghe, cascine, fattorie, masserie e stalle a rischio degrado.