Ogni regione italiana avrà il suo albero come simbolo delle caratteristiche del suo territorio e l’attribuzione è fatta con criteri squisitamente botanici (vedi in fondo le caratteristiche di ogni essenza botanica scelta).
La Società Botanica Italiana ha infatti preso l’iniziativa di far scegliere a 500 esperti e appassionati botanici di tutta Italia le piante simbolo di ciascuna regione. L’iniziativa è stata promossa dalla Società Botanica Italiana con il coordinamento di Lorenzo Peruzzi, professore di Botanica sistematica presso il Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa e Direttore dell'Orto e Museo Botanico, e ha evidenziato il legame tra piante e territorio regionale.
Si va dalla Primula di Palinuro per la Campania che cresce endemica a picco sul mar Tirreno, allo Zafferano etrusco per la Toscana, al Pino loricato per la Basilicata che si trova solo nel Parco Nazionale del Pollino, o ancora alla Sassifraga dell'Argentera per il Piemonte, la più votata in assoluto, una bellissima pianta erbacea a fiori rosa, tipica delle Alpi occidentali.
Sensibilizzare i cittadini sulla flora italiana
«L'idea è di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della biodiversità vegetale - spiega Lorenzo Peruzzi - e così sono state elette venti piante che per valenza storico-scientifica, peculiarità biogeografiche e bellezza, possono essere assurte a "simbolo" di ognuna delle venti regioni italiane».
I risultati della votazione saranno presentati ufficialmente durante la giornata di studio "La flora in Italia: stato delle conoscenze, nuove frontiere, divulgazione", organizzata dalla Fondazione per la Flora Italiana e dalla Società Botanica Italiana il prossimo 7 dicembre 2018 al Dipartimento di Biologia Ambientale dell''Università di Roma La Sapienza.
Il nome di ciascuna pianta "eletta" ha un link che riporta al Portale della Flora d'Italia dove sono pubblicate specifiche informazioni relative alla specie.
La seconda edizione aggiornata della Flora d'Italia
Asteridi, Euasteridi, a partire dalle Cornaceae, passando per importanti famiglie come le Ericaceae, Rubiaceae, Gentianaceae, Boraginaceae, Lamiaceae, Scrophulariaceae s.l., Solanaceae, Apiaceae, Campanulaceae, per terminare con la corposa famiglia delle Asteraceae, rappresentata da ben 161 generi con quasi un migliaio di specie. Dopo 35 anni dalla prima edizione Edagricole ha promosso l'opera titanica della riedizione riveduta e corretta dell'opera omnia di Sandro Pignatti. La seconda edizione di Flora d’Italia che si compone oggi di quattro volumi cartacei di Sandro Pignatti e di una nuovissima Flora digitale realizzata da Riccardo Guarino e Marco La Rosa, con più di 90.000 immagini a colori organizzate in un sistema di riconoscimento a criterio multiplo, comprendente 88.000 foto di flora italiana e tavole esplicative, che sarà allegata al quarto volume dell’opera. Le prime tre parti sono già in commercio, per info cliccare qui.
Una panoramica delle 20 piante simbolo di ogni regione
Regione | Nome della pianta "eletta" | Descrizione |
Abruzzo | Adonis distorta Ten. (Adonide curvata), | Si tratta di una graziosa pianta erbacea a fiori gialli, endemica delle più alte cime dell'Appennino centrale. Descritta da Michele Tenore, botanico ottocentesco di origine abruzzese. |
Basilicata | Pinus heldreichii Christ subsp. leucodermis (Antoine) E.Murray (Pino loricato) | Si tratta di una maestosa conifera, presente in Italia soltanto nei territori del Parco Nazionale del Pollino. |
Calabria | Soldanella calabrella Kress (Soldanella calabrese) |
Una graziosa piccola pianta erbacea a fiori viola, endemica delle montagne della Calabria centro-meridionale |
Campania | Primula palinuri Petagna (Primula di Palinuro), | Si tratta di una bellissima primula costiera a fiori gialli, che cresce su rupi a picco sul mar Tirreno; endemica delle coste tra Campania meridionale e Calabria settentrionale e già parte del logo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Descritta per Capo Palinuro da Vincenzo Petagna, botanico napoletano che ha operato nell'ottocento |
Emilia-Romagna | Primula apennina Widmer (Primula appenninica) | Si tratta di una graziosa primula a fiori rosa, endemica dei crinali rocciosi dell'Appennino settentrionale, nei territori del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano |
Friuli Venezia Giulia | Armeria helodes F.Martini & Poldini (Spillone palustre), |
Una pianta erbacea a fiori rosa, endemica della regione, dove cresce nell'area delle risorgive |
Lazio | Styrax officinalis L. (Storace comune) | Si tratta di un grande arbusto con vistosi fiori bianchi, presente allo stato spontaneo in Italia soltanto tra il Lazio e la Campania |
Liguria | Campanula isophylla Moretti (Campanula di Capo Noli), | Si tratta di una vistosa campanula rupicola, con areale limitato alla sola area di Capo Noli in Liguria. |
Lombardia | Silene elisabethae Jan (Silene di Elisabetta) |
Si tratta di una bellissima pianta erbacea a fiori fucsia, endemica di un'area a cavallo tra Lombardia e Trentino-Alto Adige. |
Marche | Moehringia papulosa Bertol. (Moehringia vescicolosa), | Si tratta di una piccola pianta rupicola con minuti fiori bianchi, endemica della regione. |
Molise | Acer cappadocicum Gled. subsp. lobelii (Ten.) A.E.Murray (Acero di l'Obel) | Si tratta di un albero endemico dell'Italia centro-meridionale, particolarmente frequente nelle foreste del Molise |
Piemonte | Saxifraga florulenta Moretti (Sassifraga dell''Argentera), |
Si tratta di una bellissima pianta erbacea rupicola a fiori rosa, endemica delle Alpi occidentali e presente in Italia soltanto in Piemonte. È la pianta che ha ricevuto il maggior numero assoluto di voti, tra tutte le regioni italiane, assieme all'Abete delle Madonie. |
Puglia | Arum apulum (Carano) P.C.Boyce (Gigaro pugliese), | Si tratta di una peculiare pianta erbacea con una vistosa spata rossastra, endemica della Puglia. Descritta da Enrico Carano, botanico pugliese attivo nella prima metà del novecento. |
Sardegna | Ribes sardoum Martelli (Ribes sardo), | Si tratta di un piccolo arbusto con frutti rossi, endemico della Sardegna |
Sicilia | Abies nebrodensis (Lojac.) Mattei (Abete delle Madonie) | Si tratta di una conifera endemica delle Madonie. Descritta da Michele Lojacono Pojero, botanico siciliano che ha operato a cavallo tra ottocento e novecento. È la pianta che ha ricevuto il maggior numero assoluto di voti, tra tutte le regioni italiane, assieme alla Sassifraga dell'Argentera |
Toscana | Crocus etruscus Parl. (Zafferano etrusco), | Si tratta di una graziosa pianta erbacea a fioritura precoce, presente anche in Emilia-Romagna e Umbria, ma con la maggior parte del suo areale che ricade in Toscana. Descritta da Filippo Parlatore, professore per decenni a Firenze nell'ottocento, la cui attività pose le basi per la successiva fondazione della Società Botanica Italiana |
Trentino-Alto Adige | Androsace hausmannii Leyb. (Androsace di Hausmann), |
Si tratta di una minuta pianta erbacea a fiori bianchi, endemica delle Alpi centro-orientali e presente in tutta la regione. Dedicata a Franz von Hausmann, botanico altoatesino autore della prima Flora del Tirolo |
Umbria | Ionopsidium savianum (Caruel) Arcang. (Bivonea di Savi) | Si tratta di una piccolissima piantina a fiori bianchi, presente in Italia soltanto in Umbria, Lazio e Toscana. |
Valle d'Aosta | Astragalus alopecurus Pall. (Astragalo maggiore) | Si tratta di una vistosa erba a fiori gialli, presente in Italia soltanto in Valle d'Aosta |
Veneto | Saxifraga berica (Bég.) D.A.Webb (Sassifraga dei Berici) | Si tratta di una pianta erbacea a fiori bianchi, endemica del Veneto. |