La politica di tutela delle specie animali in estinzione ovvero di particolare valore conservativo entrano in conflitto con le politiche di tutela delle produzioni agricole e degli agricoltori.
I danni provocati dalle specie animali da proteggere, come il lupo ed altri grandi animali carnivori, sono particolarmente gravosi per il settore agricolo e degli allevamenti, per cui è oggi consentito rimborsare tali danni nel limite dell’80% dell’ammontare e tale rimborso viene considerato un aiuto di Stato consentito dalle norme in materia.
Rimborso totale
La Commissione ha ora preso la decisione di consentire il rimborso totale e cioè fino al 100% dei danni subiti per consentire pienamente agli agricoltori di ricevere un risarcimento completo per i danni causati da animali protetti, come i lupi. Saranno inoltre rimborsati gli investimenti che gli agricoltori faranno per prevenire tali danni, ad esempio costruendo recinzioni elettriche o acquisendo cani da guardia.
La decisione mira ad aumentare il sostegno agli agricoltori nelle aree in cui sono presenti grandi carnivori da proteggere e conservare per il mantenimento dell’ecosistema e della biodiversità.
Il successo della politica di conservazione dell'UE dipende in parte dalla gestione efficace dei conflitti associati alla conservazione degli animali protetti. Supporto per aiutare risolvere i conflitti legati alla conservazione degli animali protetti possono essere concessi su fondi comunitari, in particolare nell'ambito del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, e da fondi nazionali come gli aiuti di Stato.
Rientrano anche i costi indiretti
Le norme sugli aiuti di Stato applicabili al risarcimento dei danni causati da animali protetti sono stabilite negli orientamenti dell'Unione europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali dal 2014 al 2020. Finora, solo l'80% degli investimenti poteva essere rimborsato attraverso aiuti di Stato. La decisione della Commissione modifica le linee guida per portare tale percentuale al 100%. Gli Stati membri saranno inoltre autorizzati a rimborsare il 100% dei cosiddetti costi indiretti, come i costi veterinari derivanti dal trattamento degli animali feriti e i costi del lavoro legati alla ricerca di animali scomparsi a seguito di un attacco da parte di un animale protetto.