«Nei prossimi giorni si aprirà per me un nuovo capitolo d'impegno. Lascerò le mie responsabilità politiche e istituzionali nazionali per iniziare l'esperienza in Fao come special advisor e vicedirettore generale aggiunto».
L'annuncio arriva con un post su facebook dall'ex ministro dell'Agricoltura e già segretario del Pd Maurizio Martina, che lascerà lo scranno da deputato per il nuovo incarico.
«Come tanti possono capire, si tratta di una scelta carica di forti emozioni personali – scrive – dopo più di vent'anni di militanza politica diretta, compio un passo nuovo nell'esperienza diplomatica internazionale. Ringrazio il direttore QU Dongyu per la fiducia e il governo per aver seguito la proposta tramite il prezioso lavoro del ministro degli Esteri e della Farnesina oltre che della nostra Rappresentanza permanente».
Nella passata legislatura Martina aveva guidato il dicastero di via XX Settembre nei governi Renzi e Gentiloni, quindi dal 22 febbraio 2014 al 24 marzo 2018. Dal luglio al dicembre 2014 è stato presidente di turno del Consiglio europeo dei ministri dell'Agricoltura e della Pesca, nell'ambito del semestre di presidenza italiana dell'Ue. Prima di essere ministro, fu sottosegretario al Mipaaf durante il governo Letta.
Rivoluzione digitale nelle campagne per garantire cibo a tutti
«L'esperienza di Expo 2015 e il lavoro al ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali nella scorsa legislatura mi hanno consentito di sviluppare ancora meglio competenze e di arricchire il mio bagaglio su questo fronte – ha ribadito Martina – che si trattasse della lotta al caporalato o della difesa del reddito dei nostri agricoltori mi sono sempre fatto guidare da alcuni principi inderogabili. Ora si apre per me la possibilità di continuare questo impegno al servizio di una straordinaria esperienza multilaterale come la Fao lavorando sui temi dell'agenda G20, del prossimo Food Summit promosso dall'Onu e sul progetto della "Food Coalition" presentato proprio dall'Italia».
«Credo in una nuova stagione della cooperazione multilaterale, che si misuri senza reticenze anche coi suoi limiti, per offrire oggi e in futuro le giuste risposte alla comunità internazionale – ha aggiunto l'ex ministro – mai come oggi il diritto al cibo, la lotta alla fame, la difesa della biodiversità del pianeta e il sostegno a sistemi agricoli e alimentari più equi e sostenibili sono drammatiche urgenze e questioni decisive. Mai come oggi la rivoluzione tecnologica e digitale impone nuove coordinate di lavoro, se vuole essere per tutti e non per pochi, anche quando pensiamo al cibo. E ciò è tanto più vero durante e dopo la pandemia da Covid che stiamo affrontando. Il virus è un pauroso moltiplicatore della fame e crisi sanitaria e crisi ambientale hanno proprio nelle questioni alimentari e agricole un punto di caduta essenziale».
Coldiretti: con Martina valore aggiunto alla Fao
«L’allarme globale provocato dal Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e l’arrivo alla Fao di una personalità di grande esperienza e carica umana come Maurizio Martina è sicuramente un valore aggiunto» ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’augurare buon lavoro all’ex ministro.
Filiera Italia: una buona notizia
«La nomina di Martina è una buona notizia per tutta l'Italia – afferma il consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia – siamo sicuri che le sue capacità e le sue competenze faranno la differenza nel perseguire una sfida ambiziosa. Un pianeta più sostenibile e al tempo stesso capace di comprendere e valorizzare l'indispensabilità e la centralità della filiera agroalimentare. A lui vanno i migliori auguri e tutto il sostegno di Filiera Italia».