Con 135 voti favorevoli, 79 contrari e 6 astenuti la Camera approva la Proposta di legge della Lega con disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo. Il provvedimento passa ora al Senato.
«Il parlamento oggi è intervenuto con una riforma strutturale a favore dei giovani agricoltori stanziando 156 milioni di euro dal 2024 al 2029 e 27,76 mln annui dal 2030, tra agevolazioni e contributi diretti. È una legge molto importante – ha dichiarato il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Mirco Carloni, primo firmatario della Pdl, a margine dell’approvazione – perché inverte una tendenza, crea una riconoscibilità sociale per una attività che è stata spesso vessata e considerata un ripiego per molti giovani. L’Italia, con questa pronuncia, che è la prima lettura di questa proposta di legge, ha invece deciso di riconosce l’agricoltore come veicolo per il futuro del paese».
«Fatto ciò – ha proseguito Carloni – diventa ora fondamentale creare le condizioni affinché l’imprenditore non sia un soggetto passivo di un aiuto dello Stato. Questa legge vuole trasferire tecnologia e competenze e fare in modo che ci sia una maggiore imprenditorialità anche nel settore agricolo.
I principali provvedimenti della Pdl
«Tra gli elementi più importanti di questo provvedimento – ha specificato Carloni – ci sono le agevolazioni sull’ampliamento delle produzioni; il diritto di prelazione sui terreni confinanti; un contributo a fondo perduto per il primo insediamento».
Previsto anche un credito d’imposta per le spese relative alla partecipazione a corsi di formazione e l’istituzione dell’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile nell’agricoltura. Tale organismo è composto da rappresentanti del Masaf, Ismea e Crea, e dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori del settore agricolo e delle associazioni dei giovani operanti nei settori agricolo e agroalimentare.
15 milioni per il primo insediamento dei giovani agricoltori
Nello specifico, per quanto riguarda il primo insediamento, il contributo prevede una dotazione di 15 milioni di euro annui dal 2024 volto al cofinanziamento di programmi predisposti dalle regioni e dalle province autonome per favorire l'ingresso dei giovani nel settore agricolo.
Previsto anche un regime fiscale agevolato per l’insediamento delle imprese giovanili, con aliquota del 12,5% alla base imponibile costituita dal reddito d’impresa prodotto nel periodo d’imposta, a patto che i beneficiari non abbiano esercitato nei tre anni precedenti altra attività d’impresa agricola e che abbiano regolarmente adempiuti gli obblighi previdenziali, assicurativi e amministrativi previsti dalla legge.
Giovani agricoltori, accesso al credito ancora in salita
Riguardo l’accesso al credito, tematica centrale per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile, Carloni ha spiegato: «Anche se abbiamo dovuto tecnicamente toglierlo da questa legge, stiamo lavorando con il governo e le agenzie dello Stato per fare in modo che anche gli intermediari finanziari riconoscano questo settore e la sua funzione sociale e ne tengano in considerazione quando devono fare la valutazione del merito creditizio, che molto spesso vede svantaggiate le aziende giovanili».
Accesso alla terra più agevolato
Dal testo arrivano agevolazioni anche in materia di compravendita dei terreni agricoli. «Il ricambio generazionale – ha affermato il presidente Comagri – passa anche per una più semplice successione, quindi abbiamo previsto un minor costo per gli oneri di passaggio di proprietà e delle funzioni agevolate per i mercati locali. Da oggi, con questa pronuncia chiara, diamo centralità al ruolo dell’impresa agricola giovanile e inizia un’era in cui l’agricoltore è un protagonista su cui l’Italia deve puntare per il proprio futuro».
Il testo licenziato da Montecitorio è stato riformulato nel corso dell’esame in sede referente e ridimensionato, in termini di dotazione finanziaria, a seguito delle condizioni poste dalla commissione Bilancio.
Carloni: «Settore più competitivo grazie all’energia dei giovani»