Filiere agroindustriali - biogas-biometano, biomasse e proteoleaginose - al centro dell’incontro di oggi a Bologna tra il Sottosegretario alle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Franco Manzato, e i dirigenti della Cgbi (Confederazione generale bieticoltori italiani). Filiere che rappresentano nuove opportunità di crescita per le aziende agricole in grado di garantire una redditività sempre più difficile.
Nella sede di Cgbi - che riunisce le due storiche associazioni, Anb e Cnb, e ha alle spalle oltre un secolo di attività -, si è messo inoltre l’accento sulle iniziative a tutela dei bieticoltori.
La leadership nel numero di impianti
Cgbi si conferma la confederazione agricola leader in Italia per numero di impianti a biogas, 18 di proprietà e 5 in gestione diretta, complessivamente 23 MW di potenza elettrica installata. La maggior parte degli impianti (12) sono in Emilia-Romagna: 3 in provincia di Parma (a Carignano, Soragna e Zibello); 4 a Ferrara (a Copparo, Ostellato e Ro); 2 a Piacenza (a Besenzone e Calendasco); 2 a Modena (a Mirandola) e 1 a Ravenna (a Granarolo Faentino). Gli altri impianti sono suddivisi traVeneto (3 nel Padovano, a Bagnoli di Sopra e Pozzonovo e 1 a Caorle-VE) e Lombardia (3 nel Mantovano, a Commessaggio, Casalmoro e Asola; 1 a Soresina-CR e 1 a San Rocco al Porto-LO); infine, un impianto è in Toscana a Grosseto e uno in Puglia a Lecce.
«Con il progetto agro-energetico - spiegano Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente Cgbi e Anb e Gabriele Lanfredi, presidente Cnb – abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati, cioè garantire una maggiore tutela e redditività alle aziende bieticole. Ora guardiamo allo sviluppo della produzione di biometano; sono state costituite alcune società consortili ed è stato avviato l’iter procedurale per l’autorizzazione alla costruzione di impianti. L’obiettivo è creare un’economia circolare, ossia incrementare il reddito degli agricoltori migliorando anche la sostenibilità ambientale delle produzioni; fare leva sulle potenzialità di filiere leggere e moderne,proiettate all’equa distribuzione del valore aggiunto, offrendo valide alternative commerciali anche ai produttori di proteoleaginose e biomasse».
Innovazione a favore dell'ambiente
Il Sottosegretario al Mipaaft, Franco Manzato, ha dichiarato: «Lo sviluppo del settore agricolo risiede nell’innovazione e innovare significa anche puntare su filiere energetiche volte a ridurre l’impatto ambientale delle coltivazioni agricole. Il biogas è frutto di questa strategia, il nostro impegno consiste nell’investire su una economia verde e circolare in cui lo scarto può diventare una risorsa e soprattutto - ha concluso Manzato - nel costruire nuove filiere per la produzione di biomassa, rendendo efficienti e multifunzionali le aziende capaci di offrire servizi per la comunità».