In dirittura d’arrivo una nuova linea di credito che finanzierà in Piemonte le aziende agricole che puntano a ridurre le emissioni di gas migliorando la qualità dell'aria con i fondi dello sviluppo rurale 2023 – 2027.
L’assessorato regionale all’Agricoltura ha dato il via libera al bando della misura Srd02 che sostiene gli investimenti per ridurre le emissioni di gas climalteranti (metano e protossido di azoto) e di altri agenti inquinanti dell’aria (ammoniaca) generati dai processi produttivi agricoli con una dotazione finanziaria complessiva di 5 milioni di euro.
«In continuità con il precedente Programma di sviluppo rurale, proseguono – ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa – gli aiuti alle aziende piemontesi che hanno scelto di investire in un’agricoltura sostenibile e da anni sono impegnate a ridurre le perdite gassose prodotte dagli allevamenti, azione utile a migliorare la qualità dell’aria della nostra regione».
Apertura del bando il 26 ottobre 2023
Il bando apre domani, 26 ottobre 2023 e scade il 31 gennaio 2024, termine ultimo per la presentazione delle domande di contributo. L'intervento concorre a sostenere l’adeguamento delle imprese agricole ai criteri e ai vincoli previsti dal Piano Stralcio Agricoltura per la qualità dell’aria (DCR n. 284 del 27/6/2023).
Le modalità di accesso e gli interventi per ridurre le emissioni di gas
Entrando nel dettaglio possono accedere ai contributi gli imprenditori agricoli, singoli o associati in possesso della qualifica di Iap o coltivatore diretto, per la realizzazione di coperture anti-emissione sulle strutture di stoccaggio esistenti degli effluenti zootecnici e dei digestati, per l’acquisto di macchine e attrezzature per la concimazione organica a bassa emissione ammoniacale e per la sostituzione di lagoni esistenti con nuove vasche coperte.
La spesa massima ammissibile per il bando che si propone di ridurre le emissioni di gas è pari a 100mila euro (150mila euro per gli investimenti collettivi ad uso comune) mentre la spesa minima è di 10mila euro.