Recovery Fund, ecco la lista dei desideri del ministero dell’Agricoltura

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Dodici dei 577 progetti arrivati al Governo riguardano il settore primario, per una spesa prevista che sfiora i 19 miliardi. Difficile che tutti siano realizzati e che mantengano il budget richiesto. Eccoli nel dettaglio

Accelerazione della transizione verde e digitale del settore agricolo. Riconversione degli impianti di digestione anaerobica per produrre biometano. Ammodernamento dei frantoi per la spremitura delle olive e rafforzamento dei contratti di filiera agroalimentare. Ma anche un migliore utilizzo delle risorse idriche e un maxi investimento per coibentare gli edifici agricoli e montare pannelli solari sulle coperture delle stalle per farle diventare micro centrali elettriche. E ancora: erogazione di prestiti agevolati, digitalizzazione del Sian, organizzazione e potenziamento del Servizio fitosanitario, sostegno al florovivaismo e azioni contro il dissesto idrogeologico.

Sono i progetti presentati dal Mipaaf da finanziare con i fondi del Recovery Fund concessi all'Italia. A ognuno è stato assegnato un budget e una durata. Se fossero approvati la spesa si aggirerebbe intorno ai 19 miliardi di euro. Più o meno il 9% del totale dei circa 209 miliardi assegnati all'Italia. Si tratta solo di una lista provvisoria di desiderata, che fa parte di un corposo elenco di 577 proposte presentate da ministeri, società partecipate e agenzie pubbliche e che costerebbe 670 miliardi. Il triplo dei fondi disponibili. Ovvio quindi che il Governo dovrà fare delle scelte, depennando alcune proposte e riducendo il budget di altre. Ma è comunque utile guardare nel dettaglio i progetti dedicati al settore primario proposti dal dicastero di Via XX Settembre per farsi un'idea, seppur approssimativa, della destinazione dei fondi.

1. Transizione verde e digitale

Nella bozza il titolo completo è: "Accelerazione transizione verde e digitale del settore agricolo, attraverso l’introduzione di innovazioni nella meccanizzazione, con l’obiettivo di favorire l’implementazione dell’agricoltura di precisione".

Questa la motivazione. "Occorre promuovere con determinazione un’accelerazione della transizione verde e digitale anche nel settore primario, con particolare riferimento alla meccanizzazione agricola e alle più moderne tecnologie in materia di agricoltura di precisione, digitalizzazione, interconnessione, miglioramento delle prestazioni, riduzione dei consumi e delle emissioni, maggiore sicurezza sul lavoro per gli operatori con conseguente riduzione degli infortuni, miglioramento della produttività e della sostenibilità alimentari". Per realizzare questi obiettivi il budget chiesto è di 1,5 miliardi di euro. L'orizzonte temporale tre anni e sei mesi. Macroarea: dal produttore al consumatore.

2. Impianti per il biometano

Titolo completo: "Riconversione e potenziamento degli impianti di digestione anaerobica agricoli per lo sviluppo delle biogas refinery e lo stimolo alla conversione agro-ecologica delle pratiche agricole".

Nel dettaglio, il progetto intende incrementare la produzione, l’efficienza e la sostenibilità del comparto agricolo italiano. Aumentare la produzione di biometano per tutti gli usi. Aumentare la sicurezza del sistema energetico nazionale (programmabilità). Ridurre le emissioni di GHG dell’agricoltura. Ridurre l’uso di combustibili fossili in agricoltura. Incrementare la fertilità dei suoli e il riciclo di nutrienti di origine organica in sostituzione della fertilizzazione chimica, in linea con gli obiettivi delineati dalla strategia From farm to Fork. A questo pacchetto sarebbero destinati due miliardi di euro del Recovery fund per tre anni e mezzo. Macroarea: dal produttore al consumatore.

3. Lotta al dissesto idrogeologico e alla siccità

Il progetto si pone come obiettivo generale migliorare la resilienza dell’agroecosistema irriguo ai fenomeni estremi, quali dissesto e siccità, attraverso una serie di obiettivi specifici. Uso efficiente e razionale delle risorse idriche per garantire sostenibilità ambientale e funzionalità e produttività dell’agroecosistema irriguo attraverso l'installazione di tecnologie per uso efficiente risorse idriche, quali misuratori e telecontrollo. Budget: tre miliardi da spalmare in sei anni. Macroarea: dal produttore al consumatore.

4. Contratti di filiera e di distretto

Rafforzamento dei rapporti tra produzione agricola e mondo della trasformazione e commercializzazione. Più equa distribuzione del valore lungo la filiera. Aumento degli investimenti nei territori e miglioramento della sostenibilità economica, sociale e ambientale delle produzioni agroalimentari nazionali. Aumento dell'occupazione e del tasso di innovazione nel settore. Stanziamento previsto: un miliardo in quattro anni. Macroarea: dal produttore al consumatore.

5. Ammodernamento impianti di molitura delle olive

Il piano prevede l'ammodernamento degli impianti di trasformazione, stoccaggio e confezionamento dell'olio extravergine d'oliva, con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità del processo produttivo, la competitività della filiera e la qualità del prodotto finito, favorendo il riutilizzo di tutti i sottoprodotti del processo di lavorazione e la riduzione delle emissioni. Tenuto conto del ruolo determinate dei frantoi nel miglioramento della qualità dell’olio - si legge nel documento del ministero - occorre attuare un consistente piano di ammodernamento degli impianti di molitura, favorendo l’uscita dal mercato di quelli più vecchi e obsoleti. Spesa: 1,2 miliardi in tre anni e sei mesi. Macroarea: costruire e ristrutturare.

6. Digitalizzazione del Sian e strutture Ict dell'Amministrazione

Questa sezione si prefigge lo sviluppo di tecnologie abilitanti su cui implementare i colloqui tra amministrazioni e tra amministrazioni e aziende agricole, basato su un sistema cloud e real time, finalizzato a una reingegnerizzazione e conseguente digitalizzazione dei processi amministrativi, con sistemi blockchain e servizi decentralizzati di input e di output.

Il sistema consente di garantire il continuo scambio di informazioni e dati tramite processi affidabili e certificati, nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento Gdpr. Inoltre, prevede dashboard per il supporto alle decisioni di policy e al monitoraggio e valutazione delle stesse per le amministrazioni, alle decisioni di business per le aziende agricole e gli operatori e per il sistema di contrasto alle frodi alimentari. E ancora: il rafforzamento della connettività dell’Icqrf e l’innovazione tecnologica nell’attività analitica di laboratorio.

C'è poi l'integrazione e interscambio dati con la Rete di Informazione Contabile Agricola. Si prevede di realizzare un sistema agro meteorologico nazionale attraverso l’integrazione della raccolta dati sul territorio e la creazione di una piattaforma capace di rendere interpretabili le banche dati esistenti nelle Regioni e Province autonome. Infine, la messa a punto di un efficiente sistema informativo che possa implementare tutte le azioni da attuare nell’ambito delle attività relative alla gestione del Fondo nazionale per gli indigenti e per la lotta agli sprechi ed eccedenze alimentari.

Tale sistema viene finalizzato a creare una vera rete di network che possa consentire sia alle Amministrazioni competenti in materia che alle organizzazioni caritative per gestire al massimo livello di efficacia le attività relative a queste tematiche, con particolare riferimento alla gestione e al monitoraggio delle attività di assistenza alimentare e di lotta agli sprechi con particolare riferimento al recupero delle eccedenze. Stanziamento richiesto: 160 milioni di euro in tre anni. Macroarea: Costruire e ristrutturare.

7. Parco AgriSolare Italia

È il progetto a cui nelle intenzioni sono destinate le maggiori risorse del Recovery Fund. Ben 6,4 miliardi di euro per cinque anni e sei mesi. Ma l'intento è nobile e ambizioso. Incrementare la sostenibilità, la resilienza e l'efficienza energetica del comparto agricolo italiano, sostenendo investimenti per l’ammodernamento delle coperture degli immobili adibiti a uso produttivo nel settore agricolo e zootecnico. Obiettivo: migliorare la coibentazione, l’isolamento termico e il confort degli animali allevati e la sostituzione delle coperture con pannelli fotovoltaici, realizzando una rete di micro centrali diffusa sul territorio senza consumare suolo. Macroarea: Energia pulita.

8. Organizzazione e potenziamento del Servizio fitosanitario nazionale

In applicazione dei Regolamenti Ue n. 2016/2031 e n. 2017/625, si vogliono adeguare i laboratori ufficiali e creare un sistema informativo fitosanitario. Previsto il potenziamento delle strutture di monitoraggio, controllo e sorveglianza degli organismi nocivi alle piante, per garantire la difesa delle produzioni agricole, del territorio e del reddito degli operatori. Le attività sviluppate dai Servizi fitosanitari regionali, anche in caso di emergenze fitosanitarie, necessitano di costante coordinamento e raccordo con le strutture di settore a livello nazionale ed europeo. Spesa prevista: 22 milioni e 250mila euro in tre anni.

9. Migliorare funzionalità, resilienza e resistenza delle foreste

Il progetto intende migliorare la resilienza dell'agroecosistema irriguo e, più in generale, dei territori agroforestali ai fenomeni estremi, quali dissesto e siccità. In che modo? Attraverso una serie di interventi specifici nei territori coperti da boschi nelle zone collinari e montane, che si affiancano a quelli a livello idraulico finalizzati al miglioramento della funzionalità del reticolo idrogeografico. Creazione e potenziamento di reti d'impresa forestali. Fondi richiesti: 1,5 miliardi per sei anni.

10. Piano per la logistica e l’innovazione sostenibile agroalimentare

Abbassare l’impatto ambientale del sistema dei trasporti e far esprimere tutto il potenziale in termini di export delle piccole e medie imprese agroalimentari italiane. Migliorare la capacità di stoccaggio delle materie prime agricole e l’accessibilità economica delle imprese ai servizi interportuali e di snodo.

Migliorare la capacità logistica dei mercati all’ingrosso e garantire prodotti sostenibili a costi contenuti accessibili alla filiera distributiva. Incentivare l'integrazione e una migliore e più equa distribuzione del valore lungo la catena di approvvigionamento attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie emergenti. Con iniziative finalizzate allo sviluppo di processi produttivi innovativi e dell'agricoltura di precisione o alla tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain. Sostenere progetti per evitare sprechi alimentari e favorire l’inclusione attraverso l’agricoltura sociale. Contributi chiesti: 800 milioni in quattro anni.

11. Liquidità alle imprese agricole

Il regime di sostegno fa parte di un pacchetto globale di misure - si legge nella spiegazione del Mipaaf - e mira a garantire la liquidità sufficiente sul mercato. A contrastare la carenza di liquidità delle imprese a causa dell'epidemia. A fare in modo che le perturbazioni causate dall'emergenza Covid-19 non compromettano la redditività delle imprese e quindi a preservare la continuità dell'attività economica durante e dopo la pandemia. Fondi stanziati: 600 milioni in due anni. Macroarea: Impresa sostenibile.

12. Sostegno alla filiera florovivaistica

Rilancio del florovivaismo tramite investimenti nelle infrastrutture (sostituzione delle serre obsolete e inefficienti da un punto di vista energetico). Nel campo dell'efficienza energetica (sostituzione degli impianti per il riscaldamento delle serre con sistemi più moderni) e del rilancio delle piattaforma per la logistica in tutto il territorio nazionale (mercati dei fiori e cooperative) e con la messa a regime della defiscalizzazione introdotta con il bonus verde (spese per la progettazione, creazione, il recupero o la sistemazione di giardini, terrazzi, balconi e verde di interesse storico). Investimenti per 700 milioni in sei anni.

Recovery Fund, ecco la lista dei desideri del ministero dell’Agricoltura - Ultima modifica: 2020-09-21T16:14:19+02:00 da Simone Martarello

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