Riso amaro nei campi asciutti

Convegno di apertura delle Fiera in Campo di Vercelli 2023
Calano le superfici e aumentano le importazioni. La Ue non sostiene il riso italiano. In arrivo un “commissario” e una “cabina di regina” per la gestione delle acque. Dopo tre anni di stop torna la Fiera in Campo di Vercelli

Il riso è reduce da un’annata che ha visto un notevole aumento di tutti i fattori produttivi, compensati solo in parte dall’aumento dei prezzi di mercato. La coltura inoltre, in questo momento, è soggetta ad alcune importanti criticità come la concorrenza di riso estero a dazio zero, la mancanza di reciprocità fra riso importato e italiano (vedi la questione triciclazolo) e la siccità. Tre questioni che generano forti preoccupazioni nei risicoltori.

I numeri del settore
Comparto agricolo Comparto industriale
Numero aziende 3600 (65 pilerie) 90
Produzione 1,5 milioni di t di risone 1,1 milioni di t di riso lavorato
Fatturato 600 milioni di euro 1300 milioni di euro
Addetti totali 10mila
Fonte: Ente Nazionale Risi

Ottomila ettari in meno

Il convegno di apertura della 44ª edizione della Fiera in Campo di Vercelli (24-26 febbraio presso il centro fieristico di Caresanablot, organizzato con professionalità dai giovani agricoltori dell’Anga), che torna dopo tre anni di stop causati dalla pandemia, è stata l’occasione per fare il punto sulla coltivazione che, nella prossima campagna, si dovrebbe attestare sui 210mila ettari. L’Ente Nazionale Risi stima, infatti, un calo delle superfici di circa 8mila ha (che secondo alcune fonti potrebbero anche essere di più) in conseguenza non solo della carenza di risorsa idrica ma anche della maggiore competitività di altre colture rispetto al riso.

Clausola di salvaguardia

Paolo Carrà

“Il 70% dell’import della Ue – ha ricordato Paolo Carra, presidente dell’Ente Nazionale Risi al convegno “Il riso italiano fra siccità e importazioni” – viene effettuato senza il pagamento dei relativi dazi per effetto dei molteplici accordi di libero scambio stipulati dalla Commissione europea con importanti paesi produttori di riso, nonostante che la stessa commissione continui a dichiarare che il riso è un prodotto sensibile”.

Purtroppo la richiesta alla Commissione Ue della “clausola di salvaguardia automatica” (al verificarsi di alcune specifiche condizioni di mercato) non è passata ma è stata sostituita dalla proposta di una “sorveglianza speciale” che di fatto non ha nessun effetto applicativo.

La questione triciclazolo

Un altro aspetto intollerabile è stata la decisione dll’Efsa di pubblicare un parere che dà il via libera all’innalzamento del limite massimo (Lmr) del triciclazolo sul riso dallo 0,01 mg/kg attuale (limite di quantificazione) allo 0,09 mg/kg. Ora si attende la votazione nell’ambito del comitato Paff (Plant, animal, food, feed) in cui i rappresentanti degli stati membri potranno decidere se approvare l’innalzamento dell’Lmr. Tutto ciò senza tener conto che nella Ue il triciclazolo è vietato dal 2016, mentre non lo è nei Paesi orientali da cui importiamo riso.

In questo contesto, i dati raccolti ad oggi indicano, rispetto a un anno fa delineano per il riso un incremento del 24% delle importazioni e un calo del 28% delle esportazioni.

Produzione in calo

Il convegno è stato anche l’occasione per ricordare la necessità di trovare il modo per fronteggiare e il drammatico problema della siccità. Nel 2022 la siccità, e in minor misura la riduzione delle superfici coltivate, ha determinato un calo produttivo del 17% rispetto all’anno precedente. “Purtroppo – afferma Carrà – la carenza di piogge, la mancanza di neve in Val d’Aosta e l’altezza idrometrica del Lago Maggiore, non lasciano ben sperare per la nostra risicoltura”.

 

Cerimonia di inaugurazione delle 44a edizione della Fiera n Campo di Vercelli

Una difficile gestione dell’acqua

In Italia la gestione dell’acqua è in mano a un potere diffuso che ne rende complicata e farraginosa la gestione, A tale proposito Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, intervenuto al convegno, ha ricordato la necessità di un grande “piano strategico sull’agricoltura e sulle acque” mentre Gianmarco Centinaio, vicepresidente del Senato, ha precisato che manca anche un personaggio super partes che decida le modalità di spartizione e distribuzione della risorsa idrica.

Arriva il “commissario”

Gilberto Pichetto Fratin

Pronta la risposta del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che ha promesso la realizzazione a brevissimo di una “cabina di regia” e la nomina di un “commissario” per risolvere questi problemi.

Speriamo adesso che si passi dalle parole ai fatti perché ormai la stagione irrigua è alle porte e sembra delinearsi una situazione ancora più delicata dello scorso anno.

 

Riso amaro nei campi asciutti - Ultima modifica: 2023-02-26T13:02:27+01:00 da Alessandro Maresca

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome