Parte dalla Sicilia, da Scicli in particolare, l'ambizioso progetto della Falck Renewables che mira ad affermare un modello partecipativo nella transizione energetica, per una sostenibilità compatibile e legata all’agricoltura.
I numeri
Tutto ciò grazie alla realizzazione del parco agrivoltaico di Landolina. 22 ettari in tutto, di cui 17 destinati al fotovoltaico e alle coltivazioni, mentre 5 ettari saranno esclusivamente occupati dalle colture.
L'impianto avrà 9,70 MWp di potenza installata. Una volta in esercizio, produrrà circa 20 mila MWh/anno di energia verde, pari al fabbisogno di oltre 5mila famiglie.
Energia e colture autoctone
Il parco agrivoltaico, di cui sono iniziati i lavori da pochi giorni, combinerà produzione agricola ed energia rinnovabile, massimizzando l’efficienza di uso del suolo grazie alla messa a dimora di colture autoctone.
Si punterà, dunque, ad alberi da frutto come l’ulivo, il carrubo, il mandorlo, erbe officinali e prato polifita, che saranno individuati grazie alla collaborazione con il Di3A dell’Università di Catania.
Opportunità economica
Aspetto importante del parco agrivoltaico di Landolina è che la sua costruzione sta avvenendo su terreni incolti da almeno 20 anni, raramente usati come pascolo. Ma non solo: il parco avrà una ricaduta economica positiva sul territorio producendo nuova occupazione.
«Da tempo siamo impegnati nel generare delle opportunità per le comunità che vivono nei pressi dei nostri impianti rinnovabili creando un valore condiviso – dichiara Carmelo Scalone, Global head of business development and M&A di Falck Renewables. «Questa è la prima esperienza che però intendiamo estendere anche ad altri impianti e territori».
Realizzazione partecipata
Intanto, la Falck Renewables che, lo ricordiamo, è oggi ritenuta una delle più importanti realtà nello sviluppo, progettazione, costruzione e gestione di impianti di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili in Europa, ha già avviato la campagna di lending crowfunding "Coltiviamo energia".
Al momento, ai soli siciliani, è riservato un rendimento annuo lordo fino al 5% (il 6% per i soli sciclitani) ma fino a metà novembre, perché poi sarà l’1% in meno. In pratica, attraverso la piattaforma www.coltiviamoenergia.it i cittadini possono partecipare alla realizzazione del parco e alla sua attività.
Possono farlo con importi compresi tra 200 e 10mila euro e ricevere una remunerazione annuale sul prestito effettuato per la durata di 10 anni, potendo anche contare su un recupero integrale del capitale investito anche in caso di uscita anticipata. Ad oggi la campagna sta andando abbastanza bene. Sono stati raccolti, infatti, circa 65 mila e 300 euro.