L'intelligenza artificiale a servizio della selezione dei frutti. Non è sfuggita a Google l'accelerazione tecnologica di Agrintesa, che già dal 2017 ha adottato nello stabilimento di Castel Bolognese in provincia di Ravenna il sistema di riconoscimento visivo Hdia, High definition innovative agrovision, sviluppato e brevettato da Ser.mac in collaborazione con Bioretics e mosso da un cervello elettronico dotato di intelligenza artificiale. Per questo il colosso di Mountain View ha scelto la cooperativa romagnola come testimonial dell'evento "L'economia dell'intelligenza. Machine Learning il futuro delle imprese", svoltosi a Roma.
Selezionatrice ottica per classificare la frutta
Il sistema permette di riconoscere e classificare i frutti per le loro caratteristiche, sia esterne che interne. Un aspetto fondamentale per un'impresa ortofrutticola, che è così in grado di rispondere alle richieste più esigenti del mercato, offrendo con costanza frutti dello stesso livello qualitativo. L'occhio artificiale ha un sistema di visione che analizza il frutto a 360 gradi e riesce a valutare anche la qualità interna, identificando eventuali anomalie della polpa come parti morbide, ammaccature, danni da insetto, sovra-maturazione, eccetera, garantendo i clienti e il consumatore finale.
Marginalità aumentata del 10%
«Gli investimenti tecnologici effettuati - spiega il responsabile dell'implementazione del sistema per Agrintesa Federico Cavassi - vanno nella direzione di incrementare la qualità della nostra offerta qualificando ulteriormente la produzione dei nostri soci produttori». L'intelligenza artificiale, che ha garantito un miglioramento costante delle marginalità stimato nell'ordine del 10%, è in fase di studio ed implementazione anche in altri ambiti della filiera di Agrintesa «in quanto crediamo fortemente in un'Agricoltura sempre più 4.0» ha concluso Cavassi.