Promuovere un modello alimentare basato sull’agrobiodiversità orticola che rispetti ambiente, tradizioni e identità culturali e sia capace di avvicinare consumatori e mondo della produzione, creando una rete virtuosa di relazioni territoriali e una maggior condivisione dei saperi.
È questo l’intento del progetto “Compagnia del Carosello: Agro-Biodiversità e Comunità del Cibo”, uno dei processi partecipativi selezionati con l'Avviso #Pugliapartecipa, che vede come capofila il Dipartimento di scienze agro-ambientali e territoriali (Disaat) dell’Università di Bari.
Recuperare e difendere l’agrobiodiversità orticola
«La Puglia, regione leader in Europa per l’orticoltura, è ricca di culture, tradizioni, conoscenze contadine e antiche varietà locali di ortaggi (come ad esempio il carosello) che rischiamo di perdere – afferma Piero Santamaria, docente di Orticoltura dell’Università di Bari –.
Recuperare e difendere l’agrobiodiversità orticola significa preservare il paesaggio rurale, conservare tradizioni e saperi per migliorare la qualità della vita e per consegnare questo patrimonio alle future generazioni.
È un’idea forte che è diventata strategia: infatti grazie al progetto “Biodiversità delle Specie Orticole della Puglia” - BiodiverSO (Psr Puglia) numerose varietà orticole locali sono state salvate dal rischio di estinzione.
Ora, partendo dai risultati ottenuti col progetto BiodiverSO vogliamo promuovere una “Comunità del cibo e della biodiversità agraria e alimentare”, cioè un modello alimentare basato sull’agrobiodiversità orticola».
Promuovere un nuovo “ambito locale” per realizzare sinergie
È un progetto realizzato in attuazione della legge regionale 28/2017 “Legge sulla partecipazione”, quindi è teso, spiega Santamaria, a promuovere un nuovo “ambito locale” per realizzare sinergie tra agricoltori, gruppi di acquisto solidale, Università e centri di ricerca, enti locali, associazioni, ristoranti, esercizi commerciali, piccole e medie imprese agroalimentari e favorire il trasferimento dei saperi dagli anziani ai bambini.
«Il progetto “Compagnia del Carosello” propone un nuovo modello per concorrere all’attuazione del Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo e alimentare e della Rete nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, in coerenza con gli strumenti di pianificazione e di programmazione nazionali e regionali.
Grazie alla partecipazione di quattro Comuni (Mola di Bari, Polignano a mare, Conversano e Monopoli), nonché della “Riserva naturale regionale orientata dei Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore”, di Legambiente e dell’Università della Terza Età di Mola di Bari, verranno coinvolte le diverse realtà locali di cittadinanza attiva e saranno promosse iniziative didattiche e culturali».
Gli strumenti del modello alimentare basato sull’agrobiodiversità orticola
La realizzazione di un modello alimentare basato sull’agrobiodiversità orticola che rispetta ambiente, tradizioni e identità culturali, illustra Santamaria, «verrà perseguito attraverso diversi strumenti che opereranno su:
- rafforzamento delle filiere locali;
- riscoperta e catalogazione dei saperi tradizionali;
- promozione del cibo locale come strumento per valorizzare le varietà orticole e aiutare i contadini a uscire dall’isolamento sociale e commerciale;
- rafforzamento della consapevolezza e dell’autostima dei produttori.
I partner saranno coinvolti come beneficiari e come insieme di soggetti che con i loro patrimoni conoscitivi contribuiscono alla realizzazione degli interventi».
Migliorare la dieta ed esaltare il carattere educativo del progetto
Si intende così contribuire, conclude Santamaria, «da un lato a migliorare la dieta, attraverso la valorizzazione di varietà locali di ortaggi, e dall’altro a esaltare il carattere educativo del progetto, inteso come conoscenza delle varietà locali e delle tradizioni, nonché come consapevolezza di un rapporto sano e fecondo con la terra. Trasferendo i saperi degli anziani ai più giovani».