La Pac 2023-2027 accresce gli impegni ambientali. Le buone condizioni agronomiche e ambientali passano da 7 a 9. I criteri di gestione obbligatori diventano 11. Rilevante l'impatto del divieto di monosuccessione

La nuova Pac 2023-2027 prevede una condizionalità rafforzata, come corrispettivo per il percepimento del nuovo pagamento di base.

Edagricole
Angelo Frascarelli - coordinatore del comitato tecnico scientifico

Il rafforzamento della condizionalità è la conseguenza della soppressione del greening, che è stato abolito come pagamento, ma i cui impegni sono stati inglobati nella nuova condizionalità che incrementa gli impegni da rispettare per ricevere il pagamento di base.

Il Piano Strategico per la Pac (Psp) esplicita le scelte dell’Italia in merito agli impegni di condizionalità con molte novità rispetto alla Pac attuale; in particolare si segnala l’impatto della Bcaa 7 (rotazione delle colture nei seminativi) e della Bcaa 8 (obbligo del 4% di aree ed elementi non produttivi).

Articolo pubblicato sulla rubrica La Pac sotto la lente di Terra e Vita

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Il riferimento da cui partire per gli impegni ambientali

Già dal 2005, il sistema della condizionalità subordina l’erogazione del sostegno della Pac alla conformità da parte dei beneficiari delle norme riguardanti l’ambiente, i cambiamenti climatici, la salute pubblica, la salute degli animali, la salute delle piante e il benessere degli animali.

La condizionalità fa parte integrante dell’architettura “ambientale” della Pac rappresentando il riferimento baseline da cui partire per impegni ambientali più ambiziosi.

Rimane, dunque, l’impostazione basata sui Criteri di gestione obbligatori (Cgo) e sulle Buone condizioni agronomiche e ambientali (Bcaa), ma con un forte orientamento all’innovazione.

Dal 2023, il sistema della condizionalità sarà rafforzato; ciò implica che gli agricoltori dovranno rispettare impegni più ampi e stringenti, per ricevere il pagamento di base, che oltretutto - con la nuova Pac - diminuisce rispetto alla situazione attuale (vedi TerraèVita n. 3/2022).

La nuova condizionalità conferma l’attuale impostazione basata sui Criteri di gestione obbligatori (Cgo) e sulle Buone condizioni agronomiche e ambientali (Bcaa), ma con un forte orientamento all’innovazione (tab. 1).

Le Bcaa passano da 7 a 9 (tab. 2).

Esse includono i tre impegni del greening: infatti, seppure il pagamento greening viene soppresso, i relativi sono inglobati nella condizionalità, attraverso un’integrazione e/o modifica delle seguenti Bcaa:

- Bcaa 1: Mantenimento dei prati permanenti sulla base al rapporto tra prato permanente e superficie agricola;

- Bcaa 8: Rotazione delle colture, che sostituisce e modifica la diversificazione delle colture, prevista dal greening;

- Bcaa 9: che in parte riprende gli impegni attualmente previsti con leEcologica focus area (Efa);

A livello nazionale, gli Stati membri includono nel proprio piano strategico della Pac un sistema di condizionalità, in virtù del quale è applicata una sanzione amministrativa ai beneficiari che ricevono pagamenti diretti e che non sono conformi ai criteri di gestione obbligatori e alle norme per il mantenimento delle buone condizioni agronomiche e ambientali dei terreni, relativamente ai seguenti settori specifici:

1. il clima e l’ambiente;

2. la salute pubblica, la salute degli animali e delle piante;

3. il benessere degli animali.

L’elenco delle Bcaa e dei Cgo è riportato nella tabella 2. Illustriamo le Bcaa 7 e 8 perché presentano le maggiori novità ed impatti.

Bcaa 7: rotazione delle colture nei seminativi

La Bcaa 7 sostituisce e modifica l’impegno del greening sulla diversificazione, che era stato fortemente criticato dagli agricoltori, in quanto obbligava a praticare 2-3 colture nei loro seminativi.

La Bcaa 7 è tuttavia molto più impattante, in quanto obbliga gli agricoltori alla rotazione delle colture nei seminativi, ad eccezione delle colture sommerse (riso).

La rotazione consiste in un cambio di coltura almeno una volta all’anno a livello di parcella (eccetto nel caso di colture pluriennali, erbe e altre piante erbacee da foraggio e terreni lasciati a riposo). Tale cambio di coltura interessa anche le eventuali colture secondarie, adeguatamente gestite, completandone cioè il ciclo produttivo.

La successione dei seguenti cereali (frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, farro) è considerata come monosuccessione dello stesso cereale.

In altre parole, la successione di due colture (mais-mais o grano duro-grano duro) non rispetta la condizionalità.

Tuttavia una coltura secondaria, che completa il ciclo produttivo (es. una coltura intercalare, non da sovescio) consente di interrompere la successione; ad esempio, loietto-mais nello stesso anno a cui segue loietto-mais, rispetta la condizionalità.

Sono esentate le aziende:

- i cui seminativi sono utilizzati per più del 75% per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio, costituiti da terreni lasciati a riposo, investiti a colture di leguminose o sottoposti a una combinazione di tali tipi di impieghi;

- la cui superficie agricola ammissibile è costituita per più del 75% da prato permanente, utilizzata per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio o investita a colture sommerse per una parte significativa dell’anno o per una parte significativa del ciclo colturale o sottoposta a una combinazione di tali tipi di impieghi;

- con una superficie di seminativi fino a 10 ettari;

- certificate in conformità al Reg. (Ue) n. 848/2018, relativo alla produzione biologica e le coltivazioni sommerse.

Articolo pubblicato sulla rubrica Primo Piano di Terra e Vita

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Bcaa 8: 4% di aree ecologiche

La Bcaa 8 prevede una percentuale minima di almeno il 4% dei seminativi, a livello di azienda agricola, destinata ad aree ed elementi non produttivi, compresi i terreni lasciati a riposo, attraverso:

- il mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio;

- il divieto di potare le siepi e gli alberi nella stagione della riproduzione e della nidificazione degli uccelli.

La percentuale minima al 4% dei seminativi deve essere destinata ad aree ed elementi non produttivi, raggiungibile anche mediante il mantenimento di elementi caratteristici del paesaggio. Quindi sono escluse le colture azotofissatrici per soddisfare la Bcaa.

La maggior parte degli agricoltori, nella Pac attuale, soddisfa le aree ecologiche tramite le colture azotofissatrici.

La loro esclusione rende complesso il rispetto della Bcaa 8. Gli agricoltori possono soltanto utilizzare gli elementi caratteristici del paesaggio (siepi, fasce tampone, ecc.) e il set aside ecologico.

Sono esentate le aziende:

- i cui seminativi sono utilizzati per più del 75% per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio, costituiti da terreni lasciati a riposo, investiti a colture di leguminose o sottoposti a una combinazione di tali tipi di impieghi;

- la cui superficie agricola ammissibile è costituita per più del 75% da prato permanente, utilizzata per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio o investita a colture sommerse per una parte significativa dell’anno o per una parte significativa del ciclo colturale o sottoposta a una combinazione di tali tipi di impieghi;

- o con una superficie di seminativi fino a 10 ettari.


 

Le sanzioni e il controllo
della condizionalità rafforzata

Ai beneficiari che ricevono pagamenti diretti e che non sono conformi ai Cgo e al mantenimento delle Bcaa dei terreni stabilite nel piano strategico della Pac, è applicata una sanzione amministrativa che può andare dall’1%, in caso di inosservanza non intenzionale, fino al 100% nei casi più gravi.

Ai fini del calcolo delle percentuali di riduzioni del sostegno, è tenuto conto della gravità, portata, durata o ripetizione nonché dell’intenzionalità dell’inosservanza constatata.


di Angelo Frascarelli
Università di Perugia,
coordinamento del Comitato tecnico scientifico di Edagricole

Condizionalità rafforzata, vietata la monosuccessione - Ultima modifica: 2022-02-21T00:11:58+01:00 da K4

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