Gestione forestale efficiente con la precision forestry

gestione forestale
Lo studio di Rodolfo Picchio, Francesco Latterini, Rachele Venanzi di Unitus-Dafne, ha cercato di mostrare le possibilità di utilizzo della precision forestry per la pianificazione degli interventi selvicolturali nella proprietà "Macchia Faggeta" in Toscana

La viabilità forestale è fondamentale per permettere tutte le operazioni selvicolturali.  D'altro canto la costruzione di strade forestali risulta ovviamente impattante per le foreste.
In tal senso un potente strumento di supporto alla fase di pianificazione è la precision forestry, ovvero la disciplina che utilizza strumentazioni, macchine e tecnologie informative che misurano, registrano, elaborano, analizzano, gestiscono o finalizzano dati con lo scopo di dare rilevanza alle ricerche scientifiche e di mettere in pratica strumenti di supporto alla gestione.
Lo studio di Rodolfo Picchio, Francesco Latterini, Rachele Venanzi di Unitus-Dafne ha cercato di mostrare le possibilità di utilizzo della precision forestry per la pianificazione degli interventi selvicolturali con particolare riferimento alle possibilità di applicare idonee metodologie di utilizzazioni forestali in funzione di quella che è la rete di viabilità presente.

gestione forestaleGps con precisione di 1-2 m

L'area di studio è la proprietà forestale privata di "Macchia Faggeta" sita in Toscana con sede nel Comune di Abbadia San Salvatore sul Monte Amiata. La superficie complessiva è di 565 ha.
Tutta la rete viabile della proprietà è stata percorsa con un GPS modello Trimble Juno Sb con una precisione di 1-2 m. L'inquadramento della rete viabile forestale su base CTR. Tutti i vari segmenti costituenti la rete viabile sono stati classificati secondo la classificazione della viabilità forestale proposta da Giovanni Hippoliti, le caratteristiche della viabilità percorsa e rilevata con GPS sono poi state riportate in un database GIS.
La base di partenza per il modello GIS sviluppato è un DEM (modello digitale delle quote), ovvero un grigliato scaricabile da internet e disponibile per tutta Italia, in cui ogni cella (quadrata con 10 m di lato) contiene un valore di quota sul livello del mare; e un file vettoriale contenente i tracciati della viabilità forestale in esame generato dai sopra descritti rilievi in campo.

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Risultati di RDBM considerando l’attuale rete di viabilità forestale. In verde le aree accessibili al verricello forestale e in arancione quelle alla gru a cavo leggera. Le zone in bianco rappresentano le aree non accessibili.

A partire da questo, tramite elaborazioni effettuate col software Open Source Qgis 2.12 "Lyon", è stato possibile calcolare la distanza dei punti interni delle particelle rispetto alla viabilità presente, tale distanza non è cartografica, ma reale in quanto tiene in considerazione la pendenza dei versanti.
In questo modo è stato possibile discernere tra quelle che sono le aree accessibili per l'esbosco con due particolari sistemi ovvero il verricello forestale e la gru a cavo leggera. In modo particolare è stata considerata una distanza di lavoro massima di 100 m per il verricello e di 300 m per la gru a cavo.
In altri termini il modello GIS, chiamato RDBM (acronimo di Real Distance Buffer Model) ha computato per tutta la superficie di Macchia Faggeta la distanza orografica dalla rete viabile esistente e ha classificato l'area in area "accessibile" al verricello (distanza dalle strade da 0 a 100 m); area "accessibile" alla gru a cavo (distanza dalle strade da 101 a 300 m) e area "non accessibile". Quest'ultima rappresenta la porzione di territorio che non è possibile utilizzare. Sulla base dei risultati ottenuti con RDBM è stato sviluppato un nuovo modello GIS, chiamato NFRM (acronimo di New Forest Roads Model), che restituisce in output delle ipotesi plausibili di tracciati di nuove piste forestali disegnate in maniera tale da rendere accessibile, con verricello o gru a cavo, tutta la superficie definita produttiva dal Piano di Assestamento Forestale della proprietà.

Un occhio ai conti

Analizzando la situazione attuale dal punto di vista economico, attualmente 29 ettari di superficie forestale produttiva non risultano serviti dalla viabilità esistente. La conseguenza è una perdita economica che varia dai 94.000 ai 145.000 € (dati rilevati basandosi sui prezzi di macchiatico per l'alto fusto di faggio nella zona del Monte Amiata). Bisogna inoltre considerare che la costruzione delle nuove piste ipotizzate porterebbe anche ad un aumento del prezzo di macchiatico delle particelle limitrofe (circa 75 ha) stimabile in circa un 8%, per un valore che varia dai 19.500 ai 30.000 €. Stante questa situazione, nonostante la maggior quantità di legname esboscabile, sembra improbabile che la costruzione di nuova viabilità venga compensata da un singolo ciclo produttivo. Tuttavia la viabilità forestale presenta una notevole multifunzionalità (turismo, lotta agli incendi, sicurezza sul lavoro degli operatori forestali, ecc..) e scopi multitemporali che garantiscono la sostenibilità dei costi legati alla costruzione delle nuova piste ipotizzate dal modello NFRM.
Dal punto di vista ambientale la situazione è più rivolta alla superficie di suolo impattata ed al numero di alberi residui danneggiati nel corso dell’esecuzione delle utilizzazioni forestali. Avere dei percorsi funzionali al sistema di lavoro e pianificati a priori, consente diminuzioni in termini di superficie di suolo impattato variabili dal 20 al 55% e una diminuzione di piante residue danneggiate variabile dal 5 al 30%.

Per maggiori dettagli trovi l'articolo completo su Terra e Vita n.3/2019

Gestione forestale efficiente con la precision forestry - Ultima modifica: 2019-01-14T13:07:13+01:00 da Sara Vitali

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