«Regione e banche hanno raggiunto l'accordo con il quale le imprese agricole potranno usufruire della sospensione delle rate dei mutui erogati dal Fondo di rotazione in agricoltura». Ad annunciarlo è l'assessore all'Agricoltura della Regione Friuli-Venezia Giulia Stefano Zannier al termine di un iter che ha portato a siglare un’intesa tra l'ente e alcuni istituti di credito per venire incontro alle necessità del comparto, a seguito dell'emergenza legata al Covid-19.
«L'attuale situazione – spiega Zannier – ha complicato anche per le imprese agricole i meccanismi di rientro dal debito e la possibilità di accesso a nuovi finanziamenti. Per questo motivo, la moratoria dei finanziamenti erogati dalla Regione alla filiera agroalimentare tramite l'apposito Fondo di rotazione era molto attesa dagli operatori del comparto».
Come funziona la sospensione delle rate
Per chiedere la sospensiva dei mutui, che avrà una durata di sei mesi, le imprese dovranno rivolgersi direttamente alle banche finanziatrici.
«Sono molto soddisfatto – spiega Zannier – del lavoro costruttivo, di confronto e collaborazione con il sistema creditizio, che ha consentito di raggiungere questo risultato tutt'altro che scontato. Non si tratta della classica sospensiva adottata anche dalla Regione per le imprese degli altri comparti: la particolarità di questa moratoria consiste nel consentire alle aziende agricole di differire la restituzione delle rate in un momento successivo alla situazione di emergenza causata dal Covid-19, e di far sì, contestualmente, che le banche restituiscano comunque gli importi di quelle rate al Fondo. In tal modo è possibile per il Fondo preservare il proprio meccanismo di rotazione reintegrando le proprie disponibilità per riutilizzarle in altri finanziamenti a favore delle imprese agricole».
L'assessore sottolinea la strategicità dell'operazione nel momento in cui misure restrittive imposte dell'emergenza da Covid-19 stanno trasferendo sul bilancio regionale il loro impatto finanziario in un'inesorabile reazione a catena per cui l'intero sistema del Friuli-Venezia Giulia avrebbe sofferto del venir meno delle risorse conseguenti al mancato incasso delle rate.
Gli istituti di credito che hanno già aderito all'iniziativa sono: Banche di Credito Cooperativo, CiviBank, Credit Agricole FriulAdria, Intesa San Paolo.