Nuova Pac 2023-2027, fumata bianca a Bruxelles

Nuova Pac
Alle pratiche agronomiche rispettose dell'ambiente sarà destinato il 25% delle dotazioni nazionali per i pagamenti diretti 2023-27, quasi 49 miliardi in 5 anni

Le istituzioni europee hanno raggiunto un accordo complessivo sulla riforma della Pac. Lo ha annunciato su Twitter il Commissario Ue all'agricoltura Janusz Wojciechowski. "Mi riempie di grande soddisfazione poter affermare che ce l'abbiamo fatta - ha scritto il politico polacco - su alcuni punti avremmo potuto desiderare un risultato diverso, ma nel complesso penso che possiamo essere contenti dell'accordo che abbiamo raggiunto". Il commissario ha poi auspicato che il Consiglio Agricoltura e pesca approvi l'accordo nella riunione di lunedì e martedì a Lussemburgo.

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Come nel più classico dei rituali dei negoziati alla fine l'accordo è stato trovato a metà strada. Dopo la fumata nera di un mese fa, Europarlamento, Consiglio Ue e Commissione hanno raggiunto un compromesso sul regolamento sui piani strategici nazionali della nuova Pac, il più importante dei tre del pacchetto di riforma. Le istituzioni Ue hanno trovato la quadra su una maggiore integrazione tra Pac e Green Deal e sulla destinazione - con flessibilità - a pratiche agronomiche rispettose dell'ambiente del 25% delle dotazioni nazionali per i pagamenti diretti 2023-27, quasi 49 miliardi in 5 anni. L'Europarlamento chiedeva il 30%, gli Stati il 20%. Il negoziato è continuato con due punti controversi ancora da affrontare, ovvero il funzionamento della riserva di crisi per gli agricoltori e il livello dei residui massimi di pesticidi nei prodotti importati. Anche su questi due punti il trilogo è andato a buon fine.

De Castro, da accordo su primo testo Pac più tutela a lavoro

«Si tratta della chiusura di una trattativa serrata che abbiamo condotto sul dossier forse più delicato e che sancisce la nascita di un terzo pilastro della Pac, perché accanto alla dimensione economica e ambientale la nuova Politica agricola prevederà anche quella della condizionalità sociale, con il rafforzamento dei diritti dei lavoratori». Questo il commento sul primo accordo sulla riforma della Pac dell'eurodeputato Paolo De Castro.

Dorfmann, con l'accordo la Pac sarà più equa

«Fin dall'inizio del dibattito sulla nuova riforma, ho sostenuto l'importanza di una distribuzione più equa dei fondi agricoli – scrive in una nota l'eurodeputato altoatesino Herbert Dorfmann – e le aziende più grandi riceveranno il 10 per cento di fondi in meno, che sarà distribuito a quelle più piccole. La riforma fa più attenzione all'ambiente - prosegue il documento – e per la prima volta, la Pac ha una dimensione sociale con l'equilibrio tra sostenibilità ecologica, economica e sociale».

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«Il compromesso sugli eco-regimi dovrà essere tradotto in misure semplici ed efficaci in termini di innovazione per consentire agli agricoltori di continuare nel percorso di sostenibilità già iniziato – sottolinea il presidente di Coldiretti Ettore Prandini –. Importanti anche i passi avanti sul tema della condizionalità sociale e dei diritti dei lavoratori, ma la riforma potrà portare risultati tangibili solo si terrà nel debito conto l'impatto delle misure previste rispetto alle strategie europee della Farm to Fork e della biodiversità».

«Un'eventuale proposta di allineare la Pac con il Green Deal – spiega il presidente – dovrà evitare incertezza sul piano normativo e dare valore giuridico ad obiettivi che ad oggi non sono cogenti. In questo senso, Coldiretti continua a sostenere la necessità che la Commissione fornisca uno studio di impatto cumulativo prima di avanzare proposte legislative ulteriori e che si compiano scelte coraggiose in termini di trasparenza per il consumatore, estendendo a tutti i prodotti l'obbligo dell'indicazione del paese d'origine e respingendo sistemi di etichettatura nutrizionali fuorvianti come il Nutriscore».

Copagri, bene intesa su nuova Pac ma priorità resti tutela reddito

«La priorità della Pac deve continuare a essere la difesa del reddito degli agricoltori, tutelandone l'operato che li rende i primi custodi dell'ambiente e del territorio, con il fondamentale ruolo di salvaguardare e sostenere la biodiversità, mantenendo al contempo vive le tradizioni agricole locali e valorizzandone le produzioni territoriali». Lo sottolinea il presidente della Copagri Franco Verrascina, esprimendo soddisfazione per l'accordo politico sui Piani Strategici, in attesa della formale conclusione dei negoziati.

Confagricoltura: bene, ma non benissimo

«Il lavoro che abbiamo svolto negli ultimi tempi ha dato qualche risultato positivo a tutela dei trasferimenti alle imprese, ma non possiamo dirci soddisfatti per l’accordo raggiunto». Così il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, sull’esito del trilogo che ha siglato oggi un’intesa provvisoria sulla riforma della Pac.

«È passato, di fatto, il principio che le imprese agricole devono aumentare gli impegni in materia di sostenibilità ambientale, ma a fronte di minori risorse finanziarie destinate alla tutela dei redditi e alla stabilità dei mercati. E il taglio sarà soprattutto a carico delle imprese orientate agli investimenti, alle innovazioni e all’aumento dell’occupazione».

Confagricoltura ricorda che i fondi destinati all’agricoltura italiana subiranno nel periodo 2021-2027 un taglio del 15% in termini reali rispetto al precedente quadro finanziario pluriennale.

«Dalla lettura dei testi – aggiunge Giansanti – ci sembra, inoltre, che non sia stato assolutamente centrato l’obiettivo della semplificazione amministrativa da tutti auspicato. Da parte nostra, vogliamo ricordare che la maggiore sostenibilità ambientale dipende dai livelli di efficienza e competitività delle imprese, per non compromettere il potenziale produttivo. Ci auguriamo che questi aspetti fondamentali siano presi in considerazione dai ministri dell’agricoltura che si riuniranno la prossima settimana».

Nuova Pac 2023-2027, fumata bianca a Bruxelles - Ultima modifica: 2021-06-25T15:35:37+02:00 da Redazione Terra e Vita

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