Patuelli, Abi: «Estendere le garanzie sul credito oltre il 2022»

credito

«Navighiamo tra la Scilla del rischio inflazione e la Cariddi del rischio recessione per cui è meglio aiutare ora le imprese in difficoltà anziché affrontare i costi sociali che genererebbero qualora fossero morte». Così il presidente dell'Abi Antonio Patuelli in un'intervista al Corriere della Sera, chiede di completare il decreto Aiuti ter. Suggerisce «di estendere le garanzie del credito per gli imprenditori anche oltre fine anno. Il governo ha fatto bene a non ritardare gli interventi di carattere industriale e fiscale, ma serve e servirà attenzione anche sui debiti finora contratti dalle aziende, negli anni pre-pandemia e poi nelle fasi successive.

«Manca un ultimo sforzo – sottolinea – un framework europeo che conceda la possibilità alle imprese di chiedere – e alle banche di concedere – nuove moratorie e altre misure per la ristrutturazione dei finanziamenti e avere così più tempo per recuperare denaro e rimettere i debiti quando i costi dell'energia saranno più affrontabili di ora. E oggi le moratorie non ci sono. Senza una cornice europea, infatti, le istituzioni nazionali sono legate – spiega – per trattati sottoscritti, a dei limiti posti in materia di concorrenza onde evitare che le concessioni di moratorie e prestiti garantiti si configurino come aiuti di Stato. Faccio un accorato appello alle istituzioni europee e nazionali per accogliere le mie proposte. I margini ci sono, nonostante il governo sia in carica per gli affari correnti».

Giansanti: «Momento delicato, non indeboliamo le aziende agricole»

L'appello di Patuelli è stato rilanciato dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti: «Non possiamo permetterci di indebolire le nostre aziende in un momento così complesso e delicato. La fine delle moratorie sui crediti, sommata all'incremento dei costi di produzione, causerebbe la sospensione dell'attività di moltissime imprese agricole».

«Questa richiesta dovrebbe rientrare in un intervento più generale, finora mancato, dell'Unione europea per contrastare gli effetti del caro energia sul sistema delle imprese – precisa Giansanti –. Già nei mesi scorsi il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, aveva segnalato che la dinamica dei costi di produzione risultava insopportabile per le aziende, ma da allora i prezzi sono ulteriormente aumentati».

Contratti di filiera, presto il nuovo bando

Intanto è stata perfezionata la convenzione tra Mipaaf e Cassa Depositi e Prestiti per il lancio del nuovo bando dei contratti di filiera, principale misura del Pnrr a favore del comparto agroalimentare che disciplina la concessione dei finanziamenti agevolati a valere sul “Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca” (Fri), nell’ambito del quinto bando promosso dal Ministero a favore dei contratti di filiera nel settore agroalimentare e agro-energetico. Il totale delle risorse potrà arrivare a circa due miliardi. A oggi sono stati circa 350 i contratti stipulati tramite i precedenti bandi con oltre 280 milioni impegnati a favore di oltre 340 imprese attive nel settore.

L’iniziativa ha l’obiettivo di finanziare i programmi di investimento rivolti alle filiere strategiche operative in ambito multiregionale, che dovranno essere sostenibili sotto il profilo ambientale e innovative dal punto vista tecnologico. I contratti di filiera rappresentano uno strumento istituito nel 2002 e gestito dal Mipaaf per sostenere le politiche agroindustriali nazionali con specifiche finalità per singoli settori quali: agroalimentare, pesca, forestale, floricoltura e florovivaismo.Nel dettaglio, l’iniziativa prevede un contributo diretto concesso dal Mipaaf utilizzando fino a circa 800 milioni delle risorse del Fondo Complementare al Pnrr. A tali risorse si aggiungono i finanziamenti agevolati (tasso fisso dello 0,5% annuo) fino a 600 milioni concessi da Cdp a valere sul Fri, in affiancamento a prestiti di pari importo e durata (fino a 15 anni) erogati dal sistema bancario a condizioni di mercato. Per un totale, appunto, di circa due miliardi.

Patuelli, Abi: «Estendere le garanzie sul credito oltre il 2022» - Ultima modifica: 2022-09-21T17:21:37+02:00 da Redazione Terra e Vita