Bandiera Verde, vince l’agricoltura giovane e innovativa

Bandiera Verde
I premiati
Al Tempio di Adriano la consegna dei riconoscimenti 2023 indetti dalla Cia-Agricoltori italiani. La XXI edizione dedicata agli under 40 e sociale, energie alternative e nuovi trend, in mix con turismo e benessere

Un vecchio fienile che diventa agri-nido e corona il sogno di un’imprenditrice tornata alla campagna dell’infanzia, eredità del nonno tra Val d’Orcia e Valdichiana. Un birrificio che sposa turismo e benessere proponendo, in provincia di Reggio Emilia, una Spa unica nel suo genere tra idromassaggio a base di birra e sauna aromatizzata a luppolo e malto, ricchi di vitamine e antiossidanti. Un’azienda florovivaistica che fa “tendenza” sui social, portando la svolta innovativa tra 800 varietà nei campi di Breda di Piave dove spopolano workshop ed experience, come la raccolta diretta da parte dei clienti. Un’impresa agricola nel cuore del Monferrato astigiano che apre la “scuola di nocciole”, mentre organizza picnic a km zero fra le vigne.
Sono queste alcune delle realtà vincitrici di Bandiera Verde Agricoltura 2023, il premio di Cia ai nuovi campioni dell’agricoltura, consegnato a Roma a dieci aziende agricole, scelte in base a specifiche categorie. Assegnati anche tre premi a comuni rurali virtuosi, sei extra-aziendali e quattro premi speciali.

Tanti giovani agricoltori e aziende anche alla quarta generazione, attività centenarie e progetti che rigenerano l’impresa di famiglia, recuperano colture abbandonate e rianimano comunità come interi territori.

Vince l’agricoltura che innova intercettando la transizione

Oggi, rende noto Cia, è stata valorizzata l’agricoltura del futuro. Quella che alla voce-obiettivo “innovazione” risponde sempre di più, valorizzando il ruolo sociale del comparto, puntando su lavoro integrato e nuove forme di occupazione nelle aree interne, su servizi educativi per i bambini e gli adolescenti, residenze per minori con disagi e famiglie monogenitoriali. E ancora, su laboratori per tutti alla scoperta della biodiversità e delle tipicità agricole italiane, come su filiere di economia sociale e promotrici di turismo sostenibile. Un’agricoltura, dunque, che ha scelto di investire su formazione e ricerca, all’avanguardia nelle tecniche di produzione, ma soprattutto smart nell’abbracciare la transizione verde e digitale. Ovvero, introducendo in azienda dagli impianti fotovoltaici ai sistemi di compostaggio, dalla bioedilizia al riciclo degli scarti agricoli a uso energetico; rilanciando la vendita online con l’implementazione di piattaforme web performanti e una presenza più ingaggiante sui social media.

Bandiera Verde Gold a una cooperativa siciliana guidata da giovani. Una storia di riscatto

La Bandiera Verde Gold assegnata “al campione dei campioni” tra tutti i vincitori di quest’anno: l’azienda “Verbumcaudo”, progetto pilota e cooperativa di giovani agricoltori che nel palermitano, a Polizzi Generosa, ha fatto di un bene confiscato alla criminalità organizzata un centro di produzione tutta biologica di ben quattro filiere (cerealicola, orticola, vitivinicola e olivicola), trasformando un vero e proprio feudo della mafia in una straordinaria storia di riscatto sociale ed economico del territorio.

Menzione speciale a un caseificio modenese più forte dell’alluvione

Spazio tutto meritato, poi, per il riconoscimento speciale al caseificio modenese che durante l’alluvione in Emilia-Romagna, nel pieno della catastrofe e dell’emergenza, ha assicurato alle molte aziende zootecniche in difficoltà, il foraggio necessario alla ripresa produttiva e alla sostenibilità socioeconomica di tutto il comparto locale.

Il premio Agri-Park alle Cinque Terre

All’ente Parco Nazionale delle Cinque Terre va, invece, il premio Agri-Park. Per secoli, a partire dall’anno mille, gli abitanti dell’area hanno sezionato gli scoscesi pendii delle colline a picco sul mare, per ricavarne strisce di terra coltivabili sorrette tuttora da muretti a secco, vero tratto identitario di un territorio, emblema della lotta al dissesto idrogeologico.

I comuni premiati

Tra i comuni premiati, Capannori, a poca distanza da Lucca, il primo ad aver aderito alla strategia rifiuti zero. C’è anche Scapoli, borgo dell’Appennino molisano, che vince l’Agri-Folk per il festival internazionale della zampogna, strumento pastorale e arte antica di lavorazione artigiana che qui si tramanda ancora di padre in figlio.

Il premio Bandiera Verde oltreoceano a un progetto dedicato all’apicoltura

Approda quest’anno in Serbia il premio Agri-Med. Vince la cooperativa Homolja Med che, nella regione montuosa di Homolje, ha saputo rilanciare l’antica tradizione dell’apicoltura, supportando i produttori locali con materie prime e adeguati strumenti di promozione e vendita. Un lavoro importante che è valso al “miele di Homelje” l’unico riconoscimento Igp di tutto il Paese, gancio fondamentale contro l’esodo dalle aree interne e per la promozione delle comunità rurali.

L’Agri-School fa tappa ad Asti

Targa Agri-School, poi, all’Istituto superiore “Giovanni Penna” di Asti, che vanta oltre mezzo secolo di attività sulla collina di Viatosto, dove gestisce con i suoi allievi l’azienda agraria e laboratorio didattico La Favorita. Un punto di riferimento chiave per il settore, coniugando istruzione, formazione in campo e legame con il territorio, con percorsi innovativi su tecnologia, enogastronomia e ospitalità alberghiera.

«Le aziende agricole sono già nel futuro»

bandiera verde
Cristiano Fini.

«Sul podio, quest’anno, c’è la rappresentazione di un’agricoltura capace di guardare a un futuro non solo possibile, ma soprattutto ideale per il settore – ha dichiarato il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini –. Come produttori di cibo, bene primario per eccellenza, stiamo affrontando troppe sfide su più fronti, ma cambiamenti climatici e tensioni geopolitiche non devono impedirci di riconoscere i nostri traguardi e le nostre potenzialità per lo sviluppo del comparto, delle comunità rurali e di un’intera economia, ancora grande nel mondo per il suo made in Italy agroalimentare. Non andremo da nessuna parte senza capacità di visione e coraggio di innovare, fiducia nella ricerca e nella sperimentazione, ma senza dimenticare le radici. Molte aziende sono già avanti e Bandiera Verde c’è per valorizzarle».

 

Bandiera Verde, vince l’agricoltura giovane e innovativa - Ultima modifica: 2023-11-08T13:10:22+01:00 da Laura Saggio

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome