Prošek? L’Italia non ci sta. Il Mipaaf trasmette dossier contro riconoscimento del prodotto croato

Tutte le motivazioni del documento trasmesso all'Ue e presentato dal ministro Stefano Patuanelli e dal sottosegretario Gian Marco Centinaio

E' stato trasmesso all’attenzione della Commissione Europea il dossier con l’opposizione italiana al riconoscimento della menzione geografica tradizionale europea per il Prošek croato. Il documento è stato illustrato dal ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e dal sottosegretario Gian Marco Centinaio che ha la delega al settore vitivinicolo, nel corso di una conferenza stampa al Mipaaf, a cui hanno preso parte anche i presidenti dei consorzi interessati: Conegliano Valdobbiadene, Prosecco Doc, Colli Asolani e l’Associazione Patrimonio delle Colline Unesco.

Nel dossier di 14 pagine è precisata la posizione italiana e le motivazioni tecniche, storiche e territoriali, compresa l’iscrizione delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nella lista del patrimonio mondiale Unesco e l’incompatibilità del riconoscimento della menzione tradizionale Prošek.

Patuanelli: «Non permetteremo che si istituzionalizzi l'Italian sounding»

Prosek
Stefano Patuanelli.

«Le motivazioni per cui ci opponiamo alla denominazione tradizionale Prošek sono ben solide e rappresentate nel documento che abbiamo inviato alla Commissione, tra le principali c’è la questione della omonimia tra la denominazione Prošek e la Dop», ha sottolineato il ministro Patuanelli. «È a rischio - ha proseguito - il sistema Paese, il sistema di protezione delle denominazioni geografiche e l’eccellenza della produzione agroalimentare italiana. Si rischia di istituzionalizzare l’italian sounding, elemento che mette a repentaglio tutto il sistema di produzione delle Dop e Igp. Non lo permetteremo».

Centinaio: «Non possiamo pensare che dall'Europa ci sia poca considerazione»

Gian Marco Centinaio.

«L’Italia ha dimostrato all’Europa che tutti si sono messi a disposizione, dai consorzi ai comuni», ha aggiunto il sottosegretario Centinaio. «Abbiamo prodotto il miglior documento possibile da presentare in opposizione. Le colline del Prosecco sono un patrimonio dell’umanità, agricolo e anche culturale, quindi non possiamo pensare -ha concluso - che da parte dell’Europa ci sia poca considerazione».La Croazia ha ora 60 giorni di tempo per le controdeduzioni alla quale l’Italia rappresentata dal Mipaaf avrà diritto di controreplicare insieme a tutti coloro che hanno presentato già l’opposizione, tra cui i tre consorzi, e le regioni interessate.

Prošek, le opposizioni del dossier italiano

Riportiamo i punti del documento.

Incompatibilità con le norme sulle menzioni tradizionali. Il nome proposto confligge con l'articolo 33, par 2, del Reg. Ue 2019/33.

-Questione di omonimia o semi-omonimia tra la menzione "Prošek" e le Dop "Prosecco" , "Conegliano Valdobbiadene – Prosecco" e "Colli Asolani - Prosecco".

Si premette che il termine “Prošek” costituisce la traduzione in lingua croata del nome “Prosecco” che corrisponde in tutto o in parte al nome delle 3 Dop italiane.

-Questione di omonimia o semi-omonimia tra la menzione “Prošek” e la Dop “Conegliano Valdobbiadene – Prosecco”. L'iscrizione delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nella lista del patrimonio mondiale Unesco porta a un'incompatibilità del riconoscimento della menzione tradizionale “Prošek”.

-Tutela delle Dop e Igp nell'Ue e a livello internazionale.

-Preesistente richiesta croata di protezione della menzione "Prošek" nell'ambito dei negoziati di adesione della Croazia all'Ue.

-Analoga questione della protezione della denominazione "Tokay".

Il Tocai friulano presentava un caso di omonima con la denominazione ungherese “Tokay”.

-La massima protezione Dop e Igp è stata confermata dalla sentenza Corte di Giustizia Ue del 9 settembre 2021 resa sulla causa n.C-783-2019.

Incompatibilità con le norme sulle menzioni tradizionali - non conformità del nome proposto all'articolo 27 del Reg. Ue n.33/2019.

Le norme croate non possono essere prese in considerazione in quanto, tanto alla data di presentazione della domanda che attualmente, non sono conformi alle più volte richiamate norme dell'Ue in materia di protezione delle Dop e Igp, ivi comprese le Menzioni Tradizionali.

Incompatibilità con la normativa dell'Ue in materia di informazioni sugli alimenti - Articolo 7 Reg.Ue 1169/2011.

Prošek si configurerebbe quale falsa e ingannevole indicazione nei confronti dei consumatori.

Violazione dell'articolo 41 della Carta dei diritti fondamentale dell'Ue in in tema di ragionevole durata del procedimento.
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Prošek? L’Italia non ci sta. Il Mipaaf trasmette dossier contro riconoscimento del prodotto croato - Ultima modifica: 2021-11-09T17:48:13+01:00 da Laura Saggio

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