Giù il velo su Macfrut 2019, obiettivo rilancio guardando all’Africa

    Dopo un 2018 difficile per l'ortofrutta italiana, soprattutto sul fronte export, Macfrut 2019 si presenta con l'obiettivo di rilanciare uno dei comparti più importanti per l'agroalimentare del Paese

    «Il settore dell’ortofrutta è in continua evoluzione e, sebbene rappresenti ancora la prima voce dell’export con circa 8,4 miliardi di euro, di cui 4,9 di fresco (inclusa l’ortofrutta lavorata e conservata), l’export quest’anno non è incoraggiante. Inoltre, i consumi interni che l’anno scorso erano in crescita, quest’anno non stanno andando bene e molte filiere hanno prezzi alla produzione insoddisfacenti». Così, Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera Spa, ha aperto la conferenza stampa di presentazione di Macfrut 2019 in programma dall'8 al 10 maggio alla Fiera di Rimini. «Questa situazione di difficoltà – ha incalzato Piraccini – ci obbliga ad avere idee nuove e coraggio. In questo contesto si inserisce Macfrut, una fiera internazionale per la filiera ortofrutticola unica al mondo. Tre le parole chiave di Macfrut: internazionalizzazione, innovazione e contenuti»

    Ortofrutta, comparto strategico per l'Italia

    Il comparto ortofrutta è uno dei settori strategici del made in Italy, rappresenta il 18% dell’export agroalimentare, valore che sale al 31% se si aggiunge l’ortofrutta lavorata e conservata. Ma i dati Ice Agenzia dicono che nel 2018 le esportazioni hanno subito una flessione. Infatti, il comparto, dopo aver superato nel 2017 il record dei 5,2 miliardi di euro, lo scorso anno ha registrato 4.891 milioni di euro (3.391 milioni la frutta, 1.500 milioni gli ortaggi). La diminuzione ha toccato in misura minore gli ortaggi (-3,06%) rispetto alla frutta (-8,2%).

    Export fondamentale per la crescita

    «Se c’è un tema centrale per la crescita del settore ortofrutticolo italiano è lo sviluppo del mercato internazionale» ha sottolineato Piraccini, ricordando il grande incremento di Macfrut sul fronte dell’internazionalizzazione, con una trentina di missioni di presentazione in tutto il mondo, l’invito di 1500 buyer (solo cinque anni fa erano 250), più di 1.100 espositori, un quarto dei quali in arrivo da oltre confine.
    Quest’anno Macfrut scommette sull’Africa, con un padiglione interamente dedicato. Saranno presenti 200 aziende provenienti da 14 paesi: Angola, Benin, Congo, Etiopia, Ghana, Kenya, Mozambico, Namibia, Senegal, Somalia, Sudan, Uganda, Tanzania, Zambia.
    L’Africa ricopre un ruolo sempre più centrale nel panorama internazionale (economico e demografico), tanto che le previsioni di crescita ne indicano un +5% del Pil annuale, con la previsione di arrivare a rappresentare il 5% del Pil mondiale entro il 2030. In questo contesto, l’ortofrutta può essere un volano per la crescita economica del Continente, aprendo ampi spazi di azione per l’Italia, principale produttore ortofrutticolo mondiale e leader nella tecnologia e nel packaging».
    In questo panorama è stato ideato il progetto Lab Innova messo in campo di Ice Agenzia con la collaborazione di Macfrut, che intende sviluppare il partenariato tra imprese Ue-Africa, puntando su formazione manageriale, innovazione e trasferimento tecnologico nel settore agricolo e agroindustriale africano. In questa prima fase sono cinque i paesi africani coinvolti nel progetto (Etiopia, Mozambico, Uganda, Tanzania, Angola) tutti presenti a Macfrut.

    macfrut

    L’innovazione in fiera, le “tre aree in movimento”

    La prima area è il Greenhouse Technology Village, un vero e proprio villaggio dell’innovazione orticola in serra che ospita i principali produttori di tecnologie, materiali e mezzi tecnici, sementieri e vivaisti specializzati. Un’area altamente specializzata in cui verranno presentate alcune delle innovazioni destinate a diventare strumenti di lavoro quotidiani per i produttori.
    La seconda darà dedicata al progetto, AcquaCampus, un campo dimostrativo di 500 metri quadrati dove si potranno vedere in azione gli impianti di irrigazione tecnologicamente più avanzati, presentati dalle aziende leader mondiali.
    La terza proposta, è il ritorno di Macfrut Field Solutions, una grande area in cui verrà riprodotto un vero e proprio campo prova con all’opera le macchine agricole più innovative.

    Macfrut fiera verticale

    Quest’anno saranno una sessantina gli eventi, tra convegni, meeting aziendali e convention organizzati direttamente dagli espositori, a testimonianza di una fiera che punta anche sui contenuti. «Vogliamo che Macfrut diventi una fiera sempre più verticale – ha specificato Piraccini – ricca di contenuti e spunti interessanti per lo sviluppo del nostro settore».
    A riguardo, centrali due nuovi eventi di Macfrut: il Table Grape Meeting (10 maggio) sull’uva da tavola, di cui l’Italia è il primo produttore europeo e il “Biostimulant International Event”, alla presenza delle principali aziende del settore in un confronto con le filiere produttive e i tecnici
    Pronta anche la seconda edizione del Tropical Fruit Congress, il summit europeo dedicato ai frutti tropicali, quest’anno suddiviso in tre sessioni: i trend di mercato della frutta tropicale in Europa e i prodotti emergenti Lime, Papaya e Passion Fruit (8 maggio); ananas con il The Pinepple Day (9 maggio); sessione tecnica sul pre raccolta (10 maggio).

    Piemonte Regione partner

    È il Piemonte la Regione partner dell’edizione 2019, che sarà protagonista con i suoi prodotti di punta a partire dalla Mela Rossa Igp di Cuneo, prodotto simbolo di questa 36esima edizione.
    L’ortofrutta è un settore strategico per l’economia agroalimentare piemontese. Occupa una superficie di 55.830 ettari, pari al 5% della superficie agricola totale della regione, con un peso del 14% in termini di produzione ai prezzi di base (475 milioni di euro – dati 2017).
    Sono  10.850  le aziende attive (registrate nell’anagrafe agricola regionale), di cui circa 1.700 orticole, 1200 dedicate alla coltivazione di patate, 7.950 frutticole. Le specie maggiormente significative, in termini di superficie del territorio sono mele, pesche e nettarine, kiwi, nocciolo, castagno.
    Sempre in fiera si terrà la seconda edizione del Tropical Fruit Congress, il summit europeo dedicato ai frutti tropicali, quest’anno suddiviso in tre sessioni: i trend di mercato della frutta tropicale in Europa e i prodotti emergenti Lime, Papaya e Passion Fruit (8 maggio); ananas con il The Pinepple Day (9 maggio); sessione tecnica sul pre-raccolta (10 maggio).

    Export ortaggi 2018, leggera decrescita

    Il settore degli ortaggi mostra un andamento decrescente per l’export, precisamente da un valore di € 1.547.514.020 al 2017 ad un valore di €1.500.182.441 per il 2018.I Paesi top 5 clients per il 2018 sono rispettivamente Germania, Francia, Austria, Regno Unito e Svizzera. Tra i Paesi che invece hanno mostrato una maggiore variazione nel valore delle importazioni dall’Italia per il settore degli ortaggi, si trovano per il 2018 rispettivamente:Slovacchia (+27,6%), Repubblica Ceca (+25,9%), Danimarca (+9,14%), Croazia (+5,11%) e Belgio (+3,15%).

    Export frutta, netto calo lo scorso anno

    L’export della frutta ha mostrato una leggera ma costante crescita nel 2016 e nel 2017, e un netto calo nel 2018. In particolare, l’andamento dei tassi di crescita dell’export per la frutta ha segnato un massimo positivo nel 2017 con un +3,8% per un valore complessivo di € 3.694.080.622.
    Tra i 5 top clienti importatori di questo prodotto sono, per il 2018, Germania, Francia, Svizzera, Austria e Regno Unito. Da sottolineare quanto l’export per i prodotti di questo settore verso la sola Germania pesi del 30,8% sul totale mondiale. Questo paese nel 2018 ha però subito un calo netto del 9% delle importazioni di frutta dall’Italia, pesando sull’andamento generale dell’export.
    Per quanto riguarda i top 5 performers, invece, è da sottolineare la presenza di Israele (+28,20%), Giappone (+27%), Qatar (+21,66%), Francia (+2,63%) e Svizzera (+2,27%).
    L’export della frutta e degli ortaggi risulta nel 2018 quasi esclusivamente diretto verso i Paesi europei Ue e anche non Ue. In particolare, per gli ortaggi, ben l’89% del valore delle esportazioni proviene dall’interscambio con Paesi Ue, mentre il valore scende all’ 82,7% per la frutta, con quote più importanti per Asia (5,2%), America (3,4%) e Medio Oriente (3,2%).

    Giù il velo su Macfrut 2019, obiettivo rilancio guardando all’Africa - Ultima modifica: 2019-04-04T21:09:03+02:00 da Simone Martarello

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