Xylella: cittadini tedeschi, svizzeri ed austriaci contribuiscono alla ricerca dei semenzali spontanei resistenti a Xylella donando una serra ad alta tecnologia. è la stessa azienda ForestaForte, destinataria del prezioso contributo internazionale a comunicarlo.
Riviste che si impegnano
La struttura, a supporto della ricerca di germoplasma autoctono resistente, è cofinanziata con una sottoscrizione popolare promossa da Merum, una rivista svizzero-tedesca di vino, olio d'oliva, viaggi e alimentazione. Tutto nasce alcuni mesi fa, quando Andreas März di Merum intervista il titolare dell'azienda olearia "Forestaforte", Giovanni Melcarne, sul dramma Xylella in Salento e sulle sperimentazioni finalizzate a dare un futuro olivicolo al territorio. Si parla di innesti, di semenzali spontanei e della costante collaborazione e supporto scientifico dei ricercatori dell'Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP) del CNR, oltre che di tecnici e olivicoltori volontari. A seguito dell'intervista "Merum" decide di intervenire sul dramma con una donazione "a sostegno della ricerca di Giovanni Melcarne e dell'IPSP-CNR" di genotipi resistenti a Xylella.
Test di patogenicità in un ambiente protetto
L'esigenza di una serra, da destinarsi all'allevamento ed alla esecuzione di test di patogenicità in ambiente controllato dei semenzali di olivo selezionati per la loro promettente resistenza al batterio, viene fatta propria dalla Merum, che decide di impegnarsi per assicurare l'importo necessario all'acquisto della serra. La raccolta fondi lanciata sulla rivista alcuni mesi fa riscuote da subito un grande successo tra i suoi lettori. Grazie all'impegno della Merum, la consegna della serra, che sarà donata all'Azienda "Forestaforte", è prevista per il prossimo 15 ottobre.
La solidarietà che non ti aspetti
"Il gesto della Merum e dei suoi lettori - commenta Giovanni Melcarne - oltre ad essere un contributo concreto alla lotta contro la distruzione del Salento ad opera di Xylella, è anche un forte supporto morale alle aziende agricole che stanno vivendo questo dramma. Siamo sempre meno soli, ed è toccante sapere che cittadini di altre nazioni hanno una enorme consapevolezza di cosa sia un batterio da quarantena come Xylella per un territorio, seppur a loro lontano".