Macfrut 2022 fa il tutto esaurito puntando su ciliegio, erbe officinali e tecnologia

Macfrut
Renzo Piraccini: «Ci saranno oltre 800 espositori, con un notevole incremento della presenza estera, che passa dal 20 al 25%»

Presentata a Vignola (Modena) l’edizione 2022 di Macfrut, il salone internazionale dell’ortofrutta organizzato da Cesena Fiera che si svolgerà a Rimini dal 4 al 6 maggio 2022. Un focus specifico, essendo stata fatta la presentazione all’interno di un campo sperimentale sul ciliegio, è stato poi dedicato all’International Cherry Symposium, un autentico “evento nell’evento” dedicato appunto al ciliegio, che si svolgerà nei giorni della fiera sia con interventi di esperti e operatori, sia con visite sul campo per osservare le ultime innovazioni in questo comparto.

Al Rimini Expo Center si potranno visitare quest’anno tutte le novità portate dagli oltre 800 espositori presenti, in rappresentanza dell’intera filiera (produzione, tecnologie, packaging, logistica e servizi). Oltre all’adesione dei principali player italiani del settore, la presenza straniera sfiorerà il 25%. Oltre 500 i buyer internazionali accreditati in collaborazione con Ice-Agenzia. E se a tutto questo si aggiunge una ottantina di eventi nel corso della tre giorni e prove tecniche in campo, il quadro presenta una fiera catalizzatrice di contenuti grazie a un gioco di squadra che mette insieme imprese, istituzioni e soggetti portatori di conoscenza (università e centri di ricerca, Ismea in primis).

Tutto questo specchio di un settore altamente dinamico capace di chiudere l’export 2021 con la cifra record di 5,5 miliardi di euro (+6%) e un saldo della bilancia commerciale di oltre 1 miliardo di euro (fonte: Ice-Agenzia). L’ortofrutta rappresenta la seconda voce dell’export agroalimentare dietro solo al vino (7,1 miliardi). Nel Belpaese, l’ortofrutta italiana rappresenta il 25,5% della produzione agricola nazionale, per un valore di oltre 15 miliardi di euro, per circa 300 mila aziende.

Fiera sold out «grazie al gioco di squadra»

«Noi siamo una fiera diversa, a partire dalla location che abbiamo scelto per presentarla (il ciliegeto sperimentale di Vignola, appunto) – ha detto il presidente di Macfrut Renzo Piraccini – . Della diversità vogliamo fare un punto di forza. Se c’è qualcosa che caratterizzerà questo evento è l’ottimismo, una parola d’ordine che si toccherà con mano. Non c’è più possibilità di potere esporre, perché sono già stati completati tutti gli spazi. E consideriamo che la partecipazione da alcune aree è chiusa, come ad esempio la Cina, dalla quale avremo solo qualche visitatore dall’Ambasciata».

«Lo sforzo è stato possibile perché abbiamo giocato come squadra – ha aggiunto –. Vogliamo sempre più puntare su incontri organizzati e meno occasionali. In secondo luogo, miriamo a puntare sui contenuti. Ne sono un esempio l’International Cherry Symposium, ma anche il Salone delle spezie e delle erbe officinali, un segmento in grande sviluppo, che credo ci darà soddisfazione. Avremo 50 espositori di questo comparto. Altra novità della fiera saranno le aree dinamiche: 1.600 metri quadrati in cui saranno presentate sul campo coperture, sensori e perfino droni per la moderna agricoltura. Ospiteremo anche 12 start-up che faranno toccare con mano cos’è l’ortofrutta del futuro. Uno dei focus internazionali sarà legato all’Africa e avremo la visita di tre ministri dell’agricoltura da questo continente, in particolare Congo, Tanzania ed Etiopia».

Presente all’evento di presentazione di Macfrut 2022 anche l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi, che ha aggiunto: «Anche noi saremo a Macfrut come Regione, e presenteremo le nostre 11 Dop e Igp ortofrutticole. È un padiglione che si noterà. Quello dell’ortofrutta è un settore irrinunciabile per il nostro Paese e per l’Europa. Nel 2022 sono previsti inoltre investimenti di portata straordinaria sulle infrastrutture irrigue regionali, per 355 milioni di euro, che seguono i 255 milioni già investiti. Possiamo dire di essere di fronte a un “Piano Marshall” sulle risorse idriche. La frutta è un asset vincente per l’Emilia-Romagna in ambito agricolo e produttivo e nella trasformazione agroalimentare».

Da sinistra: Francesco Vincenzi, Brunella Morandi, Emilia Muratori, Renzo Piraccini, Alessio Mammi e Filippo Corsaro

Il congresso internazionale sul ciliegio

La professoressa Brunella Morandi (Unibo), facente parte del comitato dell’International Cherry Symposium, è poi entrata più nei dettagli di questo congresso sul ciliegio, spiegando: «La cerasicoltura è in fortissima evoluzione e in Italia deve affrontare sfide legate alla difesa, ai cambiamenti climatici e alle competizioni sui mercati. All’International Cherry Symposium affronteremo dunque tutte quelle problematiche tecniche, di allevamento, economiche che vanno dal pre – harvest al post – harvest, come ad esempio impianti super intensivi, coperture, il problema del cracking, quello della Drosophila Suzukii e il post raccolta legato alla valorizzazione del prodotto. Nella giornata del 5 maggio ci concentreremo al mattino anche sul trading e sul marketing, con la testimonianza di diverse aziende da Cile, Usa, Spagna, Turchia, Uzbekistan e Italia».

«Nel pomeriggio dello stesso giorno visiteremo le innovazioni tecniche presenti a Macfrut, mentre il 6 maggio abbiamo previsto diverse visite tecniche. A Vignola andremo a visitare impianti a diversa intensità, varietà e copertura, quindi concluderemo con la visita nella sede della coop Agrintesa (specializzata in lavorazione dell’ortofrutta, ndr). Mentre nel Cesenate ci concentreremo sul biologico, visiteremo il vivaio Battistini ed entreremo all’interno dello stabilimento Apofruit per vedere come viene gestito il lavoro nel post raccolta».

Molto determinato l’intervento di Roberto Luongo, direttore generale di Ice-Agenzia. «Il ruolo di Ice-Agenzia – ha detto collegato da remoto – è sempre più importante. Dobbiamo darci ancora 2 – 3 edizioni, ma vogliamo fare di Macfrut la fiera più importante per il settore dell’ortofrutta, perché l’Italia lo merita. Non ci sono altre manifestazioni, in Spagna o in Germania, che possano fermarci».

L'Anbi e il problema acqua

«Una delle sfide da affrontare nel settore ortofrutticolo è legata alla sostenibilità ambientale – ha commentato il presidente di Presidente dell'Anbi Francesco Vincenzi –. Come Anbi, gestiamo tramite i Consorzi di Bonifica l’acqua irrigua, che non c’è per tutti e nelle stesse condizioni. Con innovazione e ricerca vogliamo lavorare per continuare a fare agricoltura nel nostro paese e a giungere a un utilizzo migliore della risorsa idrica. Noi siamo impegnati per aumentare la realizzazione del piano degli invasi per trattenere l’acqua e distribuirla. Bisogna pensare a un’acqua multifunzionale, che vada dall’uso antropico all’agricoltura. Abbiamo bisogno di aumentare le superfici irrigabili. Non per niente abbiamo ideato la certificazione “Goccia Verde” per i prodotti ortofrutticoli che utilizzano al meglio la risorsa idrica».

Macfrut 2022 fa il tutto esaurito puntando su ciliegio, erbe officinali e tecnologia - Ultima modifica: 2022-04-14T17:31:35+02:00 da Simone Martarello

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