L’accordo siglato tra Italia e Cina per l’esportazione nel Paese del Drago di arance italiane aveva suscitato qualche polemica in quanto riguardava esclusivamente gli agrumi a polpa rossa e non quelli a polpa bionda per cui era corsa voce che i produttori siciliani arance Sanguinello avessero forzato la mano a loro favore nella stipula dell’accordo.
Il rosso è di moda in Cina
Ma in realtà non vi è stata alcuna pressione da parte dei produttori delle arance rosse siciliani ma solo una netta chiusura, per questioni di gusto, dei cinesi nei confronti delle arance bionde.
Per chiarire definitivamente la questione il deputato Luciano Cillis, portavoce alla Camera del Movimento 5 Stelle, ha presentato una interrogazione al ministro Gian Marco Centinaio, al fine di comprendere i motivi per cui non possono essere esportate in Cina anche le arance bionde.
La risposta è arrivata puntuale in breve ed è stata fornita in Commissione agricoltura e ha svelato l’arcano e anche l’attività svolta dalle autorità italiane per convincere i cinesi a ricevere anche le arance bionde.
La risposta all’interrogazione
Lo scorso gennaio il Ministro Centinaio ha siglato il nuovo protocollo per l'esportazione di agrumi a Pechino e, in occasione dell'incontro, le Autorità cinesi hanno confermato che, nelle more della firma, l'intesa su export agrumi per via aerea è già provvisoriamente applicabile ed i nostri produttori possono cominciare ad esportare.
Nella sua risposta il Ministro Centinaio ha ricordato che ad agosto 2018, attraverso l’Ambasciata italiana a Pechino, le Autorità cinesi hanno comunicato di voler applicare il protocollo in questione esclusivamente ai limoni e alle varietà di arance rosse Tarocco, Sanguinelle e Moro.
La problematica è stata ampiamente discussa a seguito di un'attenta disamina del testo in cui venivano chiaramente identificati i prodotti oggetto dell'accordo, vale a dire i frutti freschi di agrumi, incluse le varietà di arance a polpa rossa e i limoni prodotti nelle regioni italiane.
Nella risposta all’interrogazione il Ministro precisa che, d'altro canto, l'esclusione delle varietà di arance a polpa bionda dal protocollo non trova alcuna giustificazione di carattere tecnico, in quanto appartenenti alla stessa specie di quelle a polpa rossa, Citrus sinensis, quindi caratterizzate dagli stessi rischi fitosanitari.
In conclusione «nonostante gli sforzi profusi per superare le resistenze da parte delle Autorità cinesi, il problema non è stato superato; si è quindi deciso di sottoscrivere comunque il protocollo per non pregiudicare le possibilità di esportazione delle varietà autorizzate già dall'attuale campagna commerciale e di promuovere un ulteriore confronto tecnico, volto a rimuovere al più presto il vincolo nei confronti delle varietà di arance non ancora autorizzate».