Undici ragazzi dell’Istituto tecnico agrario Emilio Sereni di Roma, vincitori di una borsa di studio riservata all’eccellenza della scuola, hanno partecipato a un viaggio d’istruzione d’eccezione presso il centro di alta formazione e ricerca MaRHE (Marine research and high education center). Un campus di 3mila metri quadri attrezzato con aule, laboratori e alloggi per la didattica e la sperimentazione aperto a studenti maldiviani, italiani e internazionali, che l’università di Milano Bicocca ha fondato dieci anni fa sull’isola di Magoodhoo, nell’atollo Faafu alle Maldive.
Obiettivo aprire le menti
«Puntiamo molto sulla scientificità di questa collaborazione con la Bicocca – ha sottolineato la dirigente scolastica dell’Istituto romano Patrizia Marini che ha accompagnato i ragazzi in questa esperienza studio – per noi è importantissimo che i nostri migliori studenti possano approfondire e ampliare le competenze scientifico-tecnologiche (Stem). Quest’anno con il consiglio di Istituto abbiamo voluto continuare il progetto volto a valorizzare le nostre eccellenze e, in funzione di ciò, ci è sembrato utile cogliere l’invito presso il MaRHE Center. L’esperienza didattica ha rappresentato un’occasione unica per i ragazzi – ha proseguito – che hanno potuto prendere parte a lezioni di carattere scientifico svolte da esperiti ricercatori e toccare con mano le realtà ambientali e agroalimentari del luogo. Imparando anche a pilotare i droni».
«L’obiettivo didattico primo di questo progetto – ha spiegato la preside – è allargare le menti dei ragazzi. Grazie ai docenti dell’università Bicocca tutti i giorni i ragazzi hanno fatto non meno di 6-8 ore di lezione affrontando diverse tematiche. Dal punto di vista squisitamente scientifico è stata una delle migliori esperienze che come istituto abbiamo fatto in tutti questi anni».
Ricerca, sei giorni intensi
Durante i sei giorni di studio i ragazzi hanno approfondito argomenti quali: cambiamento climatico, adattamento e mitigazione, vulnerabilità dell’ambiente marino, produzione e trasformazione dei prodotti tipici (in particolar modo dei coralli), emergenza plastiche. «Molto interessante è stato anche il lavoro che i ragazzi hanno fatto sull’agricoltura fuori suolo all’interno delle serre insieme agli agricoltori locali. L’isola non ha terreno – ha spiegato Marini – per questo sono costretti a fare coltivazioni in idroponica preparando particolari substrati in cui allevare le piante. I nostri ragazzi hanno partecipato con molta attenzione e hanno dato anche consigli agronomici in base alle loro conoscenze agli agricoltori locali. Uno scambio formativo utilissimo».
La collaborazione tra l’istituto Sereni e l’università Bicocca è nata tre anni fa a Milano durante un convegno sul tema dell’acqua. «Nell’ambito della rete nazionale degli istituti agrari abbiamo continuato a coltivare il nostro rapporto di stima e collaborazione con l’università Bicocca» ha spiegato Marini, sottolineando che il Sereni è stato il primo istituto di scuole superiori a essere accolto nel centro di alta formazione, che di solito ospita studenti universitari provenienti dagli atenei più prestigiosi del mondo. «L’apertura alle scuole superiori – ha specificato – è la direzione che il MaRHE Center sta prendendo, anche in vista dell’Expo di Dubai».
E non finisce qui…
Con questa esperienza è nata anche un’idea per proseguire la collaborazione tra l’istituto Sereni e il centro: mappare tutta la biodiversità botanica del MaRHE. «I nostri ragazzi sull’isola hanno fotografato le piante autoctone e le hanno catalogate. Per questo lavoro uscirà una pubblicazione. Inoltre – ha concluso la docente – abbiamo avviato due progetti per Expo Dubai 2020: un’etichetta per prodotti alimentari utilizzando la realtà virtuale e immersiva, puntando sull’innovazione nel marketing. Con questo progetto abbiamo vinto la fase di Roma del premio scuola digitale del ministero dell’Istruzione. Il secondo progetto riguarda Invece il lusso e la sostenibilità».