Contributo a fondo perduto del Decreto Rilancio, domande on-line dal 15 giugno

L’Agenzia delle Entrate vara modelli e procedura per l’art. 25 del Decreto Rilancio. Per le imprese che al 31 gennaio 2020 hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi calamitosi, il contributo (da un minimo di 1.000 €) spetta anche se il fatturato non ha subito una diminuzione. C’è tempo fino al 13 agosto  

Tutto pronto per l’invio delle domande per il contributo a fondo perduto previsto dall’art. 25 del decreto-legge “Rilancio”. L’Agenzia delle Entrate ha infatti pubblicato nella notte fra il 10 e l'11 giugno il provvedimento direttoriale corredato dal modello e relative istruzioni.

La norma prevede un contributo a fondo perduto ed esentasse a favore dei soggetti esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita Iva.

Il contributo spetta solo ai soggetti sopra indicati a condizione che abbiano percepito ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto (è il 2019 se il periodo d’imposta coincide con l’anno solare).

Per i soggetti titolari di reddito agrario e attività agricole connesse, persone fisiche, società semplici ed enti non commerciali, per verificare se è rispettato il limite dei ricavi, occorre considerare l’ammontare del volume d’affari (campo VE50 del modello di dichiarazione Iva 2020). Qualora il dichiarante non sia tenuto alla presentazione della dichiarazione Iva, allora potrà essere considerato l’ammontare complessivo del fatturato del 2019. In caso il richiedente abbia altre attività commerciali o di lavoro autonomo, occorre considerare la sommatoria del volume d’affari di tutti egli intercalari della dichiarazione Iva.

Riduzione del fatturato

Il contributo spetta a condizione che l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. La riduzione del fatturato o dei corrispettivi non è richiesto ai soggetti che hanno iniziato l'attività a partire dal 1° gennaio 2019.

Comuni particolarmente svantaggiati

La riduzione del fatturato non è richiesta ai soggetti che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nei comuni colpiti da eventi calamitosi in essere alla data del 31 gennaio 2020: le istruzioni al modello contengono un elenco (peraltro dichiaratamente non esaustivo, di tali comuni).

Fermo restando l’importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per i soggetti diversi, l'ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 come segue:

a) 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400mila euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto;
b) 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
c) 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.

Domanda solo per via telematica

Per ottenere il contributo, i soggetti interessati dovranno presentare, solo in via telematica attraverso il cassetto fiscale, una istanza all'Agenzia delle Entrate, anche assistiti da un Caf o professionista abilitato, nel periodo compreso tra il 15 giugno ed il 13 agosto 2020.

Nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che continua l’attività per conto del soggetto deceduto, l’istanza può essere presentata a partire dal 25 giugno e non oltre il 24 agosto. Entro lo stesso termine è possibile presentare una nuova istanza, in sostituzione dell’istanza precedentemente trasmessa; l’ultima istanza trasmessa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate per le quali non è stato già eseguito il mandato di pagamento del contributo. Quindi, è possibile inviare una nuova istanza solo se non è stata emessa la ricevuta di accoglimento dell’istanza precedente.

Le condizioni per il diritto, compresa la dichiarazione antimafia, saranno autocertificate dai richiedenti e sottoposte a controlli successivi.

Clicca qui per scaricare

Il provvedimento

Il modello

Le istruzioni

Contributo a fondo perduto del Decreto Rilancio, domande on-line dal 15 giugno - Ultima modifica: 2020-06-11T17:10:42+02:00 da Alessandro Maresca

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