Come cambia la difesa in viticoltura? Dai metodi classici ai nuovi orizzonti

difesa della vite

Le attuali tecniche di difesa seguono strategie affermate nel tempo, testate e standardizzate dall’esperienza passata e dalle ragioni di mercato. Oggi è importante modificare le strategie di difesa della vite, allontanandosi dai metodi tradizionali, con l’obiettivo di migliorare la crescita, la capacità produttiva e la qualità delle uve. La continua ricerca e le prove in campo di prodotti alternativi presentano opportunità di difesa diverse, innovative, con minore impatto sui costi complessivi e gradi di efficacia comparabili alle tecniche standard, a base di prodotti di sintesi.

Nuovi orizzonti nella difesa della vite

L’eccessiva prudenza e il timore della perdita di raccolto impediscono talvolta di adottare su larga scala trattamenti più sostenibili, a basso impatto ambientale o a base di elementi naturali. L’informazione in questo senso gioca un ruolo fondamentale e strategie di difesa che integrano i prodotti classici con agenti di bio-controllo sono sempre più consigliate dai tecnici agronomi.

La coltivazione della vite è inserita in una compagine complessa terreno-coltura-uomo, che costituisce l’oggetto fondamentale dell’attenzione. Il quadro di riferimento che abbiamo davanti, definisce meglio i tradizionali compiti affidati al settore vitivinicolo e individua nuovi obbiettivi da raggiungere:

  • produrre con metodi di coltivazione non solo economicamente validi, ma anche compatibili con l’esigenza di conservare le risorse ambientali, indispensabili e sovente non rinnovabili;
  • assicurare la continuità degli approvvigionamenti alimentari, evitando la creazione di eccedenze di tipo strutturale;
  • garantire alimenti a prezzi ragionevoli e rispondenti alle esigenze della popolazione in termini di qualità e salubrità.

Come sempre quindi si arriva al momento di svolta in cui si cerca di trasformare ciò che si presenta come difficoltà e ostacolo in un’opportunità di miglioramento. Ciò è possibile utilizzando le soluzioni consentite da un uso intelligente di quanto la ricerca offre grazie anche alla collaborazione di tutti i protagonisti coinvolti.

La proposta di nuovi agrofarmaci sostenibili

Manica S.p.A. con più di 70 anni di esperienza sul campo della difesa fitoiatrica, ha iniziato la propria storia di difesa della vite con la poltiglia bordolese in polvere bagnabile, e offre oggi una vasta gamma di soluzioni: agrofarmaci per la difesa dalle malattie, biostimolanti e nutrizionali.

La ricerca aziendale ha introdotto nuove bio-soluzioni come Limocide (fungicida-insetticida a base di olio essenziale di arancio dolce), Botector New (antibotritico a base di Aerobasidium Pullulans) adottabili in regime biologico o Manamid (fungicida a base di ciazofamide) per la difesa integrata.

La sostenibilità e la purezza degli agrofarmaci commercializzati sono il tratto distintivo dell’identità dell’azienda chimica di Rovereto. Qui, grazie alla tecnologia della micro-parcellizzazione si è ottenuto un fungicida rameico con la minor concentrazione e dosaggio per ettaro: Bordoflow New. Grazie a ridotte buffer zone, bassi tempi di carenza e dosaggio flessibile ad oggi è il prodotto rameico leader di mercato.

Come cambia la difesa in viticoltura? Dai metodi classici ai nuovi orizzonti - Ultima modifica: 2022-03-25T11:46:33+01:00 da Redazione Terra e Vita

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