L'agricoltura è innovazione e sperimentazione continua e chi si ferma è perduto. Non ci credete? Mentre il settore dell'automobilismo si impegna da anni per testare sistemi di autopilot sicuri e a prova di incidente, la meccanica agricola "pesante" batte sul tempo i cugini più leggeri con la messa a punto della prima trattrice senza guidatore. A lanciarla è il gruppo Cnh: Gps e guida satellitare abbinata alla tecnologia Isobus hanno consentito di sviluppare un nuovo concept di macchina trattrice autonoma appena presentata nell’ambito del 2016 Farm Progress Show di Boone (Iowa, Usa). I vantaggi sono evidenti: miglior utilizzo della forza lavoro, possibilità di integrazione nei parchi macchina esistenti, possibilità di lavorare 24 ore su 24 sfruttando al meglio le strette finestre d'intervento, capacità di reagire automaticamente al mutamento delle condizioni climatiche. Un'innovazione che può essere decisiva soprattutto nelle stagioni chiave come il periodo di raccolta o di semina. Un'innovazione che mette a frutto l'evoluzione dei sistemi di guida a correzione satellitare con la possibilità di spostare, monitorare e controllare completamente a distanza le macchine impiegate. «La tecnologia del concept di trattore autonomo di Cnh Industrial - spiega una nota - rappresenta il prossimo passo del programma d’innovazione della società e può portare a sviluppi di grande interesse per un futuro sostenibile e produttivo dell’agricoltura. L'unico problema è il tempo e lo spazio: il filmato che mostra Case Ih Magnum al lavoro
senza pilota diffuso anche nella nostra lingua, si riferisce ad una trattrice al lavoro nel Kentucky nel giugno 2016. Quando sarà possibile vedere all'opera in pianura padana, magari ad un'edizione di Nova agricoltura in campo?