Da anni disponibili per agricoltori e contoterzisti, le tecnologie di agricoltura di precisione consentono di aumentare le rese produttive dal punto di vista quantitativo e qualitativo, ma soprattutto migliorano la gestione di tutte le risorse coinvolte nel ciclo produttivo, con particolare riferimento a una riduzione degli input di produzione (fertilizzanti, antiparassitari, sementi, acqua).
E in un momento storico dove la sostenibilità, ambientale in primis, è la parola d’ordine a livello globale, queste tecnologie risultano uno strumento insostituibile se si vogliono soddisfare le richieste sempre più stringenti delle politiche europee, non ultima la Pac 2023-2027.
Nonostante questo, non si può ancora parlare, almeno per quanto riguarda l’Italia, di diffusione su larga scala di queste tecnologie, anzi. Eppure, i numeri sono dalla parte del precision farming.
In questo Speciale si parte, infatti, da una dimostrazione, conti alla mano, della convenienza economica nell'adozione di certe tecnologie (mappatura dei terreni, mappatura delle rese, mappatura di prescrizione, applicazioni a rateo variabile) su grano duro e su mais, per poi analizzare gli ultimi progressi in termini di agricoltura di precisione nei settori della concimazione, irrigazione e fertirrigazione, e concludere con una disamina sulla effettiva utilità dei Dss (sistemi di supporto alle decisioni) nella difesa delle colture estensive.
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