Sedici soci produttori di alimenti per bestiame: erba medica, cereali e paglia. Due allevamenti di bovini per un totale di 2900 capi, di cui 1.300 in mungitura, più un caseificio che produce 29mila forme di Parmigiano Reggiano l'anno. Questa è in estrema sintesi la cooperativa Bonlatte di Castelfranco Emilia (MO), azienda che si caratterizza per l'elevato grado di innovazione nella gestione della fienagione, una scelta che le garantisce una produzione di latte con elevati standard qualitativi, ideale per essere trasformato nella Dop più famosa al mondo. In questo video scopriamo tutti i dettagli di una realtà che ha scommesso senza indugio sulla tecnologia.
L'ultimo investimento fatto da Bonlatte è servito a realizzare 4 silos in metallo per lo stoccaggio dei cereali conferiti dai soci e 10 silos in vetroresina per lo stoccaggio del materiale lavorato: cereali schiacciati o macinati. Nei fienili sono stoccati 90mila quintali di foraggio, tutto coltivato all'interno della zona di produzione del Parmigiano Reggiano, tra le province di Modena e Bologna. Nella razione viene inserita anche una quota di paglia di circa 2 Kg, soprattutto per i capi a fine lattazione o da rimonta. L'allevamento dispone anche di un paddock di un ettaro per consentire alle vacche di passeggiare liberamente: vi accedono i capi in asciutta per circa otto mesi l'anno. La stalla più nuova è del 2013, con ventilatori rinfrescare l'ambiente. La sala di mungitura è a giostra a 40 posti: rispetto a quelle a spina di pesce garantisce una maggior velocità di mungitura (da 140 a 200 vacche l'ora). La media produttiva è di 29,5 litri per capo. Gli allevamenti Bonlatte fanno alimentazione di precisione grazie a computer di bordo applicati ai carri unifeed.