Enologia in ebollizione

Scarica il dossier sui cambiamenti delle pratiche agricole autorizzate scritto da Stefano Sequino e Lugi Bonifazi

enologia
Cambiano le norme di riferimento per le pratiche e i trattamenti autorizzati in cantina per andare incontro alle esigenze di una domanda che sviluppa continuamente nuovi trend. Chi non aggiorna le proprie competenze è perduto.

Alla faccia della “naturalità”.

Per fare il vino servono competenze tecniche, tecnologie e pratiche enologiche. E queste pratiche enologiche sono in continua evoluzione determinando la necessità di un aggiornamento continuo delle competenze.

Additivi e coadiuvanti

Anche perché il recente Reg.934/2019, in vigore da dicembre, ha scompigliato le carte. Riformando la materia delle pratiche ammesse e differenziando nettamente le sostanze e i composti utilizzabili in enologia tra:

  • additivi
  • coadiuvanti tecnologici.

Un’evoluzione che secondo alcuni può essere l’anticamera della temuta - e ben poco auspicata in Italia – indicazione in etichetta degli ingredienti del vino.

Più elasticità nelle pratiche autorizzate

E un’altra riforma significativa introdotta dal nuovo dispositivo normativo è il maggiore livello di integrazione rispetto alle posizioni tecniche dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV) rispetto al precedente Reg. (CE) 606/2009.

Un collegamento che determinerà una più veloce evoluzione delle pratiche e dei trattamenti enologici utilizzabili durante i processi di vinificazione e di elaborazione dei prodotti vitivinicoli, che potranno essere aggiornati in accodo con le deliberazioni del maggiore consesso scientifico dell’enologia mondiale senza dover più passare dall’emanazione di nuove normative.

Vini bio e vini a bassa gradazione, i nuovi trend

Una maggiore elasticità per andare incontro alle sempre nuove richieste di una domanda in continua evoluzione che sviluppa nuovi trend come quella dei vini biologici e dei vini a bassa gradazione alcolica, su cui Bruxelles intende presto introdurre un’ulteriore deregulation, consentendo di chiamare vino anche bevande con gradazione inferiore a 8° alcolici sdoganando i termini dealcolizzato e parzialmente dealcolizzato  per i vini con titolo alcolometrico totale rispettivamente inferiore e superiore a 0,5 % vol.

Gli enologi poco informati rischiano di rimanere tagliati fuori da questa travolgente evoluzione.

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Enologia in ebollizione - Ultima modifica: 2020-05-06T12:03:47+02:00 da Lorenzo Tosi

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