Definire una soluzione di “piattaforma integrata”, imperniata sull’utilizzo di droni, satelliti, aerei e robot, per creare basi di conoscenza sui cicli biologici del grano duro, della vite e dell’olivo, colture presenti in maniera significativa sul territorio pugliese, e rendere tali basi fruibili dagli utenti finali, cioè agricoltori, associazioni, pubblica amministrazione. È stato questo l’obiettivo di fondo del progetto Tebaka (Territory basic knowledge acquisition), con capofila il Dta (Distretto tecnologico aerospaziale pugliese), del quale sono stati presentati i risultati a Brindisi.
Tebaka, competenze tecnico-scientifiche molto elevate
Per realizzare un prototipo di prodotto/servizio innovativo capace di acquisire e mettere a disposizione informazioni atte a fornire indicazioni nelle fasi iniziali di potenziali e/o manifeste criticità fitosanitarie e orientare le azioni migliori conseguenti, il progetto Tebaka ha potuto contare su competenze tecniche e scientifiche molto elevate.
Infatti è stato realizzato dal Dta in collaborazione con Politecnico di Bari, Università di Bari, Università del Salento, Cnr-Consiglio nazionale delle ricerche, Enea-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Planetek ssrl, Asi-Agenzia spaziale italiana, Magnaghi Aeronautica srl, Sit-Servizi di informazione territoriali srl. È quanto ha riferito Manuela Matarrese, project manager del Dta che ha coordinato l'esecuzione del progetto.
Monitorare lo stato di salute e intervenire in tempo
«Il progetto Tebaka ha compiuto sperimentazioni su tre colture tipiche pugliesi: grano duro, vite e olivo, dimostrando che è possibile monitorare lo stato di salute delle piante e intervenire per curare le loro patologie in tempo reale.
Nel campo della sensoristica lo sviluppo tecnologico sia dell’acquisizione di dati (attraverso sensori e piattaforme per il loro trasporto) sia delle loro manipolazioni successive (sistemi di data science basati su tecniche di intelligenza artificiale e apprendimento automatico) consente di progettare architetture tecnologiche e procedurali per lo sviluppo sempre più concreto di soluzioni per l’agricoltura di precisione.
I risultati raggiunti hanno validato le ipotesi di partenza e consentito di proporre un sistema in grado di essere utile e applicabile nella gestione anche di altre colture, oltre che essere la base per ulteriori applicazioni e soluzioni per la gestione e il controllo del territorio. Tebaka potrà generare ulteriori importanti risultati per lo sviluppo di nuove e sempre più performanti applicazioni nel settore dell'agricoltura di precisione».
Destinazione d’uso della piattaforma prodotta da Tebaka
La destinazione d’uso della piattaforma prodotta dal progetto Tebaka, ha sottolineato Matarrese, è rivolta prioritariamente a un utilizzo per grandi dimensioni territoriali, tuttavia mantiene la sua validità per aree più ridotte, favorendo sotto questo aspetto il concetto di utilizzo congiunto tra più attori per poter godere dei benefici di innovative soluzioni attraverso costi accessibili.
«Il concetto di operare con modelli di sviluppo dei cicli produttivi annuali consente inoltre di valutare con migliore approssimazione il risultato industriale finale, e quindi economico, delle produzioni in essere. Dal punto di vista del business e della sua competitività come “piattaforma integrata” la soluzione consente, sia a imprese private sia a enti pubblici, di progettare servizi ad alto valore aggiunto che, nel caso dei privati, hanno valore principalmente in attività di consulenza con ricadute dirette, mentre nel caso del pubblico, oltre a ciò, ci sono le ricadute derivanti dal maggior valore costruibile sul territorio dalle produzioni agricole».