Non c'è due senza tre. Il Masaf ha modificato per la terza volta la definizione di “coltura secondaria”. Può essere sovesciata, non è necessario che sia raccolta. Una lettera del Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste del 23/01/2024 fornisce ulteriori chiarimenti sulla Bcaa 7 “Rotazione delle colture nei seminativi, ad eccezione delle colture sommerse” e, in particolare, sulla definizione e gestione della coltura secondaria per soddisfare l’obbligo di rotazione.
La lettera chiarisce che, ai fini del rispetto della Bcaa 7, cioè per soddisfare l’obbligo di rotazione, sono ammesse le colture secondarie, purché adeguatamente gestite, cioè, portate a completamento del ciclo produttivo e che coprano una parte significativa del periodo tra due coltivazioni principali. Questo si concretizza nella scelta di colture secondarie caratterizzate da un ciclo produttivo di durata adeguata, anche breve, che in ogni caso assicuri la permanenza in campo della coltura secondaria per almeno 90 giorni.
La lettera, soprattutto, precisa le modalità di controllo della corretta gestione della coltura secondaria. Tenuto conto della difficoltà di accertamento della fase di raccolta, si precisa che l’impegno si intende soddisfatto con il mantenimento in campo della coltura secondaria per almeno 90 giorni.
Il Masaf, perciò, fa dietrofront rispetto alla Faq pubblicata sul sito della Rete Rurale il 9 ottobre 2023, dove era previsto l’obbligo della raccolta per le colture secondarie. Questo chiarimento ministeriale facilita la gestione delle rotazioni soprattutto per le aziende maidicole, offrendo più flessibilità nelle pratiche agricole per il rispetto dell’impegno della Bcaa 7.