La burocrazia della Pac in Italia è costosissima. Gli agricoltori lo sanno e ora lo sa anche la Commissione europea. Oggi è stato infatti pubblicato lo studio "Analisi degli oneri amministrativi della Pac" (clicca per accedere).
I costi generali non sono cresciuti
L'obiettivo di Bruxelles era quello di dimostrare che i costi di gestione della Politica agricola comunitaria non sono cresciuti dal 2013 ad oggi.
Ovvero che l'attuale Pac caratterizzata da greening e scelte di difficile applicazione (in alcune Regioni ) riguardo allo Sviluppo rurale non è in realtà più costosa rispetto alle precedenti. In effetti secondo il rapporto la riforma della Politica agricola comune del 2013 ha aumentato gli oneri finanziari per le autorità nazionali, ma non per gli agricoltori, con i costi in media al 2% dell'aiuto totale ricevuto.
Più di 800 euro l'anno
Il carico per le amministrazioni è invece cresciuto di circa un terzo, principalmente a causa dell'attuazione del sistema di controllo e gestione. Ma non è così ovunque: in Italia i valori mediani dei costi amministrativi Pac superano gli 800 euro l'anno, i più alti d'Europa fatta eccezione per la Svezia.
30 ore per gli italiani, la metà per spagnoli e francesi
Gli agricoltori italiani e tedeschi, inoltre, impiegano in media trenta ore l'anno per sbrigare gli adempimenti burocratici legati agli aiuti Pac, il doppio della media Ue. In generale, tuttavia, la differenza di costo degli oneri burocratici Pac tra i paesi europei dipende dalla dimensione delle aziende agricole, dal tipo di organizzazione amministrativa centralizzata o regionale e dal livello di digitalizzazione della Pa. Nel calcolare i costi la Commissione ha calcolato anche il tempo perso dagli imprenditori o dai loro famigliari per adempiere agli obblighi Pac. Costi che in teoria in un Paese come l'Italia in cui la gestione degli aiuti è gestita a livello locale non dovrebbe essere così alta, e invece....
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