Avranno tempo fino al 20 dicembre 2021 gli imprenditori agricoli piemontesi che non hanno ancora compiuto 41 anni per presentare le domande di adesione al bando del Psr regionale che stanzia 45,6 milioni di euro per il primo insediamento e il miglioramento aziendale. Il bando, infatti, integra le operazioni 6.1.1 (primo insediamento dei giovani agricoltori) e 4.1.2, miglioramento delle aziende agricole (rendimento globale e sostenibilità).
Si stima che con i fondi stanziati saranno finanziati oltre 500 progetti. In Piemonte i giovani under 41 rappresentano solo il 13,6% degli occupati nel settore primario (5.811 su un totale di 42.652), mentre gli ultra sessantacinquenni sono il 32,2% del totale.
Potranno partecipare al bando giovani agricoltori che al momento della presentazione della domanda abbiano un’età compresa tra 18 anni (compiuti) e 41 anni (non compiuti) e siano già titolari di un’azienda agricola da non più di 24 mesi.
«Per il 2021 la Regione Piemonte assegna una dotazione finanziaria significativa a sostegno dei giovani agricoltori piemontesi attraverso l’apertura di un unico bando, molto atteso dall’intero comparto – dichiara l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa – sono previsti aiuti per avviare nuove imprese e per la realizzazione di investimenti finalizzati agli adeguamenti strutturali delle aziende con l’obiettivo di migliorarne la competitività».
Soddisfatte Confagricoltura e Coldiretti
«Un provvedimento importante – dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia – che potrà offrire a oltre 500 giovani piemontesi l'opportunità di misurarsi imprenditorialmente insediandosi per la prima volta in agricoltura o assumendo la titolarità delle imprese di famiglia. È necessario prestare la massima attenzione alle opportunità di investimento – aggiunge Allasia – e per questo con i nostri tecnici impegnati nelle Unioni Agricoltori del Piemonte siamo a disposizione dei giovani per fornire loro gli strumenti necessari per l’elaborazione dei progetti e la definizione dei business plan».
«Grazie alle nostre sollecitazioni, è stato possibile rendere immediatamente disponibili le risorse messe a disposizione dalla Commissione europea – evidenziano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale –. È opportuno che l’attenzione al mondo giovanile sia alta e venga data anche dalle Istituzioni locali a supporto di quanto la nostra organizzazione si impegna fare con la convinzione che i giovani rappresentano il futuro dell’agricoltura Made in Italy. C’è bisogno di nuova linfa che le giovani generazioni sanno portare grazie a idee innovative che nascono anche dalla capacità e dal coraggio di sperimentare, e che sanno poi concretizzarsi in veri progetti».