Grano tenero, previsti altri rincari
Sulle nostre piazze si conferma la tendenza rialzista con significativi rincari di oltre 10 €/t. Lo scenario qualitativo europeo e quantitativo internazionale sono, assieme al cambio i motivi di questa ripresa delle quotazioni. Scambi che restano limitati ai fabbisogni di breve periodo con l’offerta, di ogni classe merceologica, che si fa più discreta. La competitività in prezzo del prodotto nazionale si conferma soprattutto per i grani di forza con il “tipo Bologna” che vale un 320 €/t reso destino; i “bianchi” scontano un 20-23 €/t con i “misti” ormai prossimi ai 300 €/t; Comunitari panificabili più 10-20 €/t e “spring” più 5-10 €/t.
Grano duro, l'ascesa non è finita
Mercati che da settimane sono in rafforzamento, ma che ancora sono attesi salire stante una situazione che si caratterizza dalla costante domanda locale, prevalente sull’offerta, e dai rincari generalizzati in Europa e nel mondo. Scambi che restano ridotti nonostante la domanda soddisfi le richieste dei detentori con questi ultimi che limitano la vendita, sempre più convinti di avere una qualità comparabile ai migliori duri esteri e come tale con margini di crescita a livello dei prezzi. Su Bologna e Milano aumenti tra gli 8 ed i 10 €/t, con Foggia che ratifica un più 20 €/t adeguandosi al Centro. Il “Fino” vale un 510-525 €/t arrivo con Comunitari ed esteri poco offerti.
Mais, rialzi a doppia cifra
In regime di scambi ridotti, i trasformatori si trovano a dover anche gestire anche per un’offerta che qualitativamente è a macchia di leopardo e che non sempre trova interesse compratore. Sulle piazze del Nord le quotazioni salgono di un 10-13 €/t sia per il mais “con caratteristiche” che per quello “generico”. La scarsa disponibilità sul prontissimo e fenomeni di ritenzione sono alla base dei recenti rialzi che hanno condotto il mais “con caratteristiche” ad essere ceduto tra i 280 €/t di Milano ed i 300 €/t di Bologna. Comunitari ed esteri in salita.
Oleaginose e cereali foraggeri, la soia vede quota 600 €/t
Cereali Foraggieri: andamento dei prezzi della settimana in linea con la generale tendenza. L’orzo nazionale “pesante” cresce di 7-10 €/t e quota sui 257-260 €/t, con il sorgo bianco a quota 270-280 ed il tenero tra i 265 €/t di Milano ed i 295 di Bologna. Oleaginose: la soia nazionale continua a rincararsi di 25 €/ per un prezzo arrivo tra i 575 e i 595 €/t; l’estera si uniforma al Nord tra i 510 ed i 514 €/t.