Si arresta la discesa dei conigli, buono l’andamento dei vitelli

Le quotazioni rilevate da Ismea dall'8 al 14 luglio evidenziano una inversione di tendenza nel mercato degli avicunicoli, favorita anche dall'abbassamento delle temperature, e un trend positivo per i vitelli e i suini da macello

Caseari

La settimana in analisi non ha evidenziato per il settore lattiero-caseario, rispetto alla precedente seduta, variazioni di rilievo, con prezzi invariati sulle principali piazze di quotazione. Settimana riflessiva per tutte le tipologie di burro che, dopo i cali registrati le settimane scorse, hanno ricalcato fedelmente i listini della ventisettesima di calendario. Per lo zangolato i valori si mantengono intorno a 1,30 euro al chilo su Parma e Reggio Emilia registrando su entrambe una variazione tendenziale del -58,7%. Per quanto riguarda il burro Cee su entrambe le piazze lombarde si confermano i prezzi a 3,50 euro al chilo sulle quali da un confronto su base annua si mostrano variazioni si terreno negativo (-35%). Prosegue l’andamento inflattivo dei prezzi del latte spot su entrambe le piazze di Verona (46,50 euro al quintale) e Lodi (46 euro al quintale).

Avicunicoli

Si arresta la discesa delle principali categorie di animali da cortile grazie al clima recentemente meno afoso. Risultano infatti invariate le categorie anatre faraone galline e piccioni. Prendono terreno i polli sempre grazie al temporaneo abbassamento delle temperature su Perugia, Treviso e Padova. Infatti la domanda si è estrinsecata in maniera rilevante in un momento in cui l’assetto dell’offerta era conservativo, generando un aumento di prezzo che su base nazionale media è dell'0,90%. Buono il comportamento dei prezzi del tacchino, che guadagnano questa settimana un +2,15%. Prosegue la discesa di prezzo delle uova di gallina, che questa settimana perdono il -0,76%.

Bovini

La seconda settimana di luglio mostra variazioni contenute o nulle sulle principali categorie merceologiche. Le manze da macello risultano invariate su base nazionale con listini fermi su tutte le piazze di quotazione, da un confronto su base annua il loro prezzo si colloca questa settimana al +1,44%. Per ciò che concerne la categoria delle vacche da macello mostrano questa settimana una contrazione del - 0,11% rispetto a sette giorni fa, trascinate al ribasso dalla razza Piemontese sulla piazza di Cuneo (–0,84% variazione congiunturale). Buono l’andamento dei vitelli da macello che guadagnano il +2,17% sulla piazza di Reggio Emilia. Tale variazione non basta però a far spostare la media nazionale in maniera significativa. I vitelloni da macello, per via di una contrazione del prezzo di tale categoria per la razza frisona su Modena, perdono il -0,15% su base nazionale. Si attende una ripresa dei prezzi nel mese prossimo venturo con l’abbassarsi delle temperature.

Suini

La tendenza riferita alla scrofa da macello risulta stabile rispetto alla scorsa settimana con la quotazione attestata a 0,605 euro al chilo. Relativamente ai suini da macello la propensione è al rialzo, sia per le pezzature destinate al circuito tutelato che per quelle non destinate al circuito tutelato con la quotazione 160/176 kg che si allinea a 1,36 euro al chilo. La tendenza dei suinetti è divisa tra le categorie più piccole e mediane rispetto alle pesanti. Le prime due risultano in calo, mentre le seconde risultano essere stabili. Per quanto riguarda i tagli della carne suina quelli destinati al consumo fresco si attestano in una tendenza al rialzo, mentre quelli destinati all’industria risultano essere complessivamente stabili ad eccezione della spalla fresca in calo. Riguardo le pezzature per la coscia destinata alla produzione tipica risultano essere in calo le pezzature più piccole, mentre in rialzo la pezzatura più pesanti.

Olio

Nella seconda settimana di luglio si è osservata una lieve flessione delle quotazioni medie degli oli di oliva italiani per le categorie degli oli extravergini, vergini e lampanti imputabile alla poca operosità dei mercati. Risultano invariati i prezzi delle DOP e delle IGP.

Sul mercato all’ingrosso si è avuto un lieve incremento del prezzo degli oli raffinati di oliva a causa di una domanda più attiva su buona parte delle piazze rilevate. Continua il rialzo del prezzo anche per l’olio raffinato di sansa sulla piazza di Foggia. È risultato invariato il prezzo degli oli raffinati di semi di girasole e mais, di contro trova conferma l’andamento a rialzo del prezzo dell’olio di semi di arachide sulla piazza di Roma per la maggiore richiesta.

Vino

Anche nella seconda settimana di luglio si è osservato un generale equilibrio tra domanda e offerta. Gli scambi sono avvenuti a rilento e sulla base di prezzi medi stabili. Solo per i vini sia comuni sia IGT quotati sulla piazza di Roma si è osservato un assestamento a ribasso delle quotazioni dovuto a una domanda meno attiva.

Prezzi dei prodotti agricoli del 15 luglio
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Si arresta la discesa dei conigli, buono l’andamento dei vitelli - Ultima modifica: 2019-07-17T17:27:04+02:00 da Redazione Terra e Vita

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