Alimentazione zootecnica, cali diffusi tra i proteici

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Secondo i dati Bmti proseguono pure i ribassi sul grano tenero, che si attesta su un -40% rispetto al 2022. Stabili orzo e sorgo

I prezzi dei prodotti proteici quotati nelle borse merci nazionali hanno registrato diffusi cali nella penultima settimana di maggio, influenzati dall’andamento al ribasso osservato sulle principali piazze internazionali e dagli arrivi di merce estera. In particolare, segno "meno" sia per i semi di soia sia per le farine proteiche. Sostanziale stabilità, invece, per i cereali foraggeri. Per il grano tenero e l’orzo, l’afflusso di prodotto dall’estero è compensato dai timori che il recente forte maltempo nelle regioni del centro nord abbia potuto pregiudicare la qualità della granella.

Soia, ulteriori ribassi

Ulteriore ribasso settimanale per la soia: a Bologna le quotazioni della soia di origine nazionale e di provenienza estera hanno ceduto rispettivamente 6 €/t e 5 €/t, portandosi sulla soglia dei 445 €/t (franco partenza) e dei 465 €/t (franco arrivo), un livello più basso di oltre il 30% rispetto a un anno fa.

Farina di soia, -10€/t sulla piazza di Bologna

Prezzi in netto calo anche per la farina di soia (-10 €/t a Bologna per la farina di soia proteica), condizionata dalla flessione sui mercati esteri. Nonostante la drastica riduzione di semi di soia, la produzione di farina di soia dell’Argentina, principale esportatore mondiale, sta trovando sostegno nell’import dal Brasile e questo, unito alle prospettive di un ampio raccolto mondiale di semi nell’annata 2023/2024 e alle incertezze sulla domanda di farina di soia della Cina, ha impresso nelle recenti settimane un marcato ribasso alle quotazioni alla Borsa di Chicago. Da inizio mese si è registrata una flessione del 7% e le quotazioni sono tornate ai minimi da gennaio 2022.

Farine di girasole e di colza, la discesa continua

Diffusi ribassi anche per la farina di girasole, sia normale che proteica, complice una domanda ridotta. A Bologna i prezzi archiviano così la quarta settimana consecutiva di calo, scendendo sui 339-344 €/t (franco arrivo), più bassi del 13% nel confronto con lo scorso anno. Si conferma negativo anche l’andamento della farina di colza, che alla Borsa di Bologna cede 5 €/t, attestandosi ora sui 377-382 €/t (franco arrivo).

Orzi, stabilità nei listini

Poche variazioni nei listini dei cereali foraggeri. Restano stabili i prezzi degli orzi, con le borse merci italiane che, in attesa dell’arrivo del nuovo raccolto, quotano soprattutto l’orzo comunitario. Quest’ultimo a Milano si è confermato sui 277-282 €/t, in calo del 29% su base annua. Circa il prossimo raccolto, l’International Grains Council nelle stime dello scorso 18 maggio indica per l’Unione Europea un output di 50,9 milioni di tonnellate, l’1% in meno rispetto all’annata 2022/23. Se le recenti precipitazioni hanno migliorato le prospettive per le aree occidentali e centrali, continuano a preoccupare le condizioni siccitose in Spagna.

Grano tenero, -40% sul 2022

Tornando ai prezzi nazionali, permane la fase di stabilità anche i grani teneri zootecnici: a Bologna il prezzo medio rimane poco sotto i 260 €/t (franco arrivo), accusando una riduzione rispetto alla scorsa annata che rimane prossima ai 40 punti percentuali.

Sorgo senza variazioni

Nessun movimento anche nei listini del sorgo nazionale (266-270 €/t a Bologna), in calo del 30% su base annua.

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 22 al 27 maggio 2023

 

Alimentazione zootecnica, cali diffusi tra i proteici - Ultima modifica: 2023-05-29T15:04:37+02:00 da Redazione Terra e Vita

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