Cereali foraggeri e farine proteiche, domina la stabilità nei listini

grano tenero
Secondo i dati Bmti, il 2022 si è chiuso senza variazioni nei listini delle materie prime per l'alimentazione zootecnica. Fa eccezione la farina di soia

Il 2022 si è chiuso mostrando poche variazioni nei listini delle principali materie prime destinate all’alimentazione zootecnica, complice un volume limitato di scambi dovuto anche alle festività di fine anno. Rispetto alla generale stabilità ha fatto eccezione la farina di soia, in rialzo e sostenuta dagli aumenti registrati sui mercati esteri. Restano infatti elevate le quotazioni di soia e farina di soia alla Borsa di Chicago: sul mercato continuano a prevalere i timori che la combinazione di alte temperature e scarse precipitazioni possano impattare duramente sul raccolto dell’Argentina.

Orzo nazionale fermo al palo

Sostanziale stabilità nell’ultima settimana dell’anno per i listini dei cereali foraggeri. Fermi i prezzi dell’orzo nazionale, invariati sulla piazza di Bologna sui 310-315 €/t (franco arrivo) e sempre in leggera crescita su base annua (+3%). Circa la prossima annata, le stime di dicembre del Coceral indicano per il nostro paese investimenti a orzo in linea con il 2022, sui 270mila ettari (+4% annuo). Nel complesso, nei 27 Stati membri verrebbero seminati quasi 10,6 milioni di ettari, l’1,5% in più rispetto al 2022.

Grano tenero sui valori del 2021

Quotazioni praticamente stabili anche per il grano tenero foraggero, attestato sui 330-338 €/t (franco arrivo), in linea con i valori che si registravano a fine 2021.

Sorgo, +15% in un anno

Nessun movimento nei listini del sorgo di origine nazionale, stabile a Bologna sui 331-335 €/t (franco partenza). A differenza di orzo e grano tenero, per il sorgo la crescita rispetto alla scorsa annata resta a doppia cifra, pari ad un +15%.

La soia chiude il 2022 sui 560€/t

Tornando ai listini, l’anno si chiude per la soia di provenienza estera sulla soglia dei 560 €/t (franco arrivo) sia a Bologna che a Milano, in linea con i valori di fine 2021. Grazie agli aumenti osservati da novembre, le quotazioni alla Borsa di Chicago chiudono il 2022 sopra la soglia dei 15 dollari per bushel, in crescita del 14% rispetto alla chiusura del 2021.

La farina di soia prende il volo

Tra le farine proteiche, segno “più” per i prezzi all’ingrosso della farina di soia, con un rincaro rispetto alla penultima settimana dell’anno di 8 €/t sulla piazza di Milano (621-636 €/t per la farina proteica estera). Trainate dai rialzi delle quotazioni estere, nell’arco di poco più di un mese i prezzi hanno guadagnato nei listini nazionali circa 55 €/t e chiudono il 2022 con un incremento del +21% annuo.

Farina di girasole, in crescita quella integrale

Stabili i listini della farina di girasole, ad eccezione del girasole integrale quotato sulla piazza di Torino, che nell’ultima rilevazione del 2022 ha messo a segno un incremento di 5 €/t portandosi sui 360 €/t (franco arrivo), un livello più alto del 25% rispetto a fine 2021.

Farina di colza, rialzo dell'8% su base annua

Invariata la farina di colza, ferma a Bologna sui 390-395 €/t (franco arrivo), l’8% in più rispetto all’ultima rilevazione del 2021.

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 26 al 31 dicembre 2022

Cereali foraggeri e farine proteiche, domina la stabilità nei listini - Ultima modifica: 2023-01-02T14:16:00+01:00 da Redazione Terra e Vita

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