Grano tenero, prezzi in calo sulle piazze internazionali

dati delle tendenze del mercato dei cereali 17 maggio 2019
L'analisi di Stefano Serra delle tendenze del mercato dei cereali della settimana dal 10 al 16 maggio. Per il grano tenero si evidenzia la speculazione per il ritardo nelle semine degli “spring” e l’effetto calmierante dell'ampia disponibilità

dati delle tendenze del mercato del grano tenero 17 maggio 2019

Grano tenero

Italia terra e vita

Con l’avvicinarsi al nuovo raccolto comincia ad essere introvabile un “misto rosso” nostrano, con minore offerta anche del “tipo Bologna”. La domanda è presente ma discontinua con l’offerta tiepida sia per i limitati volumi da collocare che per i prezzi proposti. Le basse temperature (e le alte in arrivo) pongono qualche incertezza sul nuovo raccolto, ma sulle piazze del Nord le quotazioni non variano con il “tipo Bologna” arrivo destino attorno ai 228 €/t, con i “panificabili superiori” a sconto di un 3-4 €/t ed i misti (ormai d’origine EU / estera) a 214-218. Origini comunitarie stabili e “spring” più in tensione sia sul pronto sul medio termine.

Europa terra e vita

Lo scenario internazionale resta condizionato dal “weather market” nelle Americhe, ma l’arrivo di piogge nelle aree più siccitose della Comunità ha di fatto ridotto l’effetto di tali tensioni. L’attività di scambio resta buona con sia i molini che gli operatori portuali presenti per un andamento dei prezzi che al momento riflettono solo in parte tale evoluzione e condizionati dall’euro in calo; sull’Euronext il Settembre a 174 €/t (+6) ed il Dicembre a 178 €/t (inv). Sul pronto le quotazioni del 76-11-220 reso Fob Costanza a 184 €/t (-1); grani di forza in lieve ripresa sui 230 €/t (+2) arrivo camion Italia.

Mercato mondialeTerra e Vita

Sulle piazze internazionali si evidenzia la (preponderante) speculazione per il ritardo nelle semine degli “spring” e l’effetto calmierante di uno scenario mondiale 2019/20 con ampia disponibilità. A supporto dei prezzi anche la perdurante siccità in Australia (da quasi due annate) e la carenza idrica alle semine in Canada. Continuano le aste dal Nord Africa con aggiudicazioni sia Europee (Francia) che dal Mar Nero. USA: i grani “winter” restano in ottime condizioni nel 64% dei casi con le semine di “spring” al 45-50% (-15-20% sulla media storica). Prezzi Fob: l’Argentino “pane” a 216 $/t (inv), il DNS Pacifico a 233 $/t (+4), l’Aussie Soft White a 212 $/t (-22) e il Russo a 205 $/t (-1).

dati delle tendenze del mercato del grano duro 17 maggio 2019

Grano duro

Italia terra e vita

Le piogge portano, da Nord a Sud, riserve adeguate a completare il ciclo di crescita e le stime di rese/ha restano positive; qualche dubbio sull’effetto delle alte temperature, previste a breve; rischio malattie fungine. Sulle piazze scarseggia l’origine nazionale compensata dalla sempre presente offerta di alternative “di qualità” da Europa e mondo. Senza pressioni di rilievo le quotazioni del duro Italia restano pressoché invariate con un nominale meno 1 €/t su Foggia e Bologna in attesa di maggiori certezze sul finale di campagna. Il Fino Centro-Nord prezza sui 234-239 €/t (-1) con il Fino Foggia attorno ai 250 €/t (-3) e gli “slavati” a 230-240 €/t (-3). Comunitari poco offerti ed in lieve flessione, estero “alto proteico” offerto ma tenuto.

Europaterra e vita

Nonostante siano rientrate nella normalità le condizioni agro-climatiche in Francia, sul 2019/20 la produzione è stimata sui 7,6 mio/t che consolida un deficit (a scorte “costanti) di un 2 mio/t già in parte coperto dagli operatori con origini Canada / Mar Nero. Gli scambi sul pronto sono ridotti mentre si ha interesse sul nuovo raccolto, con offerta intra-EU essenzialmente Francese (raccolto sui 1,5 mio/t di cui un 0,6 mio/t esportabili). Spagna attesa produrre sui 0,8 mio/t, esportabili per un 0,3 mio/t. Interesse per le origini Centro-Est Europa; rep. Ceca e Ungheria. Il tipo “Fino” 13% proteina CIF Italia sui 235 €/t (inv).

Mercato mondiale terra e vita

La sola notizia che da tono al mercato è il ritardo nelle semine in USA, ma nel complesso si mantiene un buon livello di offerta (Nordamericana) che tuttavia si fa più attendista. Gli stock di fine campagna saranno sufficienti a compensare il calo di superfici e produzione 2019, e l’ottima qualità riportata dovrebbe mantenere stabilizzare i prezzi. Il Messico potrebbe riaffacciarsi come origine per il Nord Africa; in Australia il terreno resta arido ed ogni stima incerta. Prezzi: l’1 CWAD “low DON” sui 275-280 $/t CIF Sud Europa, con il “2/3 or better” specifiche EU attorno ai 270 $/t.

 

dati delle tendenze del mercato del mais 17 maggio 2019

Mais

Italia terra e vita

Sulle piazze del Nord si comincia ad entrare in salto di campagna con poca offerta di “nazionale” (la disponibilità è ridotta) e domanda limitata al minimo stante la copertura quasi totale dei fabbisogni ben oltre il salto di campagna. Le piogge occorse sono positive per il raccolto 2019 sempre stimato poco sopra i 6 mio/t. L’assenza di tensioni congela i prezzi al Nord con il “generico” arrivo Bologna a 178 €/t (Milano a 180 €/t) ed il “con caratteristiche” a premio di 3 €/t; comunitario “con caratteristiche” tra i 177 ed i 181 €/t (-1) ed l’Ucraino a 178-184 €/t (-1).

Europaterra e vita

Migliorano le stime di rese/ha per un raccolto 2019 oltre i 63 mio/t; si deprimono le quotazioni sul pronto mentre sul medio termine c’è più tenuta con l’Euronext Giugno a 163 €/t (inv) e l’Agosto a 168 €/t (+2). Scambi rarefatti sia a livello locale che intra-EU con attesa di stock iniziali 2019 al rialzo (sul 2018) a 4,5 mio/t e finali 2019 a 5,2 mio/t: disponibilità ampia. Francia: semine al 90% e stima di superfici al più 5% sul 2018. Resto EU: nell’Est migliora la previsione di rese/ha ma l’offerta eccede la domanda; il Fob Bordeaux (F) a 160 €/t (-4).

Mondiale terra e vita

Il ritardo delle semine americane al momento “pesa” più della disputa USA-Cina, di una domanda mondiale poco attiva e di stime USDA che vedono un raccolto 2019 ai massimi di sempre in USA. In lieve anticipo la trebbiatura in Argentina e raccolto in Brasile a 95 mio/t (il secondo di sempre). La Cina annuncia minore import sul 2019/20 nonostante un calo della produzione interna (per il minore sussidio alla produzione). Prezzi Fob: l’Argentino a 162 $/t (+4), il Brasiliano a 162 $/t (inv), l’USA a 170 $/t (+3) e l’Ucraino a 167 $/t (-2).

 

dati delle tendenze del mercato dei cereali foraggeri 17 maggio 2019

Cereali foraggeri e oleaginose

Italia terra e vita

Cereali foraggeri: la settimana non porta novità di rilievo e fanno mercato interessi “spot”. Di orzo (pesante) nostrano ce n’è poco e si apprezza per un prezzo arrivo di 214 €/t; teneri (extra-Italia) più tranquilli ed invariati a 210-212 €/t, con il sorgo bianco sui 187 €/t (meno 1-3 €/t). Oleaginose: la soia estera, più tenuta sull’onda disputa Cina-USA, vale arrivo quanto la nostrana partenza sui 327-330 €/t.

Europaterra e vita

Cereali foraggeri: la stabilizzazione climatica è fattore depressivo per le quotazioni a breve-medio termine, ma a prezzi in calo si ipotizza più interesse dal settore zootecnico per un sostanziale equilibrio; l’orzo Fob Rouen invariato a 167 €/t, con il tenero a 185 €/t (inv). Oleaginose: la tonicità della soia mondiale ed aumenti dell’olio di palma sostengono la colza che in Francia vale 356 €/t (+1) reso Rouen (F); il girasole “alto oleico” a 520 €/t (inv) reso Bordeaux.

Mondiale terra e vita 

Cereali foraggeri: le semine di orzo in Russia e Canada accelerano ed il mercato si stabilizza con il Fob Odessa a 186 $/t (inv) e l’Australiano in rapido allineamento a 226 $/t (-13). Il tenero feed agitato in USA, il Soft Red Winter vale Fob 198 $/t (+5), e calmo in Russia con il Fob a 189 $/t (-1).
Oleaginose: la soia USA tra la depressione del negoziato con la Cina ed il ritardo nelle semine 2019; il Sudamerica quota scambi oltre la media. Quotazioni stabili in USA a 322 $/t, l’Argentina a 318 $/t (+16) e la Brasiliana 338 $/t (+11).

Grano tenero, prezzi in calo sulle piazze internazionali - Ultima modifica: 2019-05-21T12:19:24+02:00 da Redazione Terra e Vita

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