Orzo spinto in alto dalla domanda cinese. Più stabilità per la soia

orzo
Il commento all’andamento dei prezzi settimanali di orzo, sorgo, erba medica, soia, girasole e colza, rilevati dalle Camere di Commercio ed elaborati da Borsa Merci Telematica Italiana

Settembre si è chiuso mostrando un ulteriore aumento dei prezzi dell’orzo nel mercato nazionale, complice l’andamento al rialzo che si sta registrando sulle piazze estere. Come per altre materie prime cerealicole, mais e soia soprattutto, la domanda della Cina sta fornendo sostegno ai prezzi mondiali dell’orzo, con ricadute ovviamente anche nel mercato comunitario e, di riflesso, italiano.

A ciò vanno aggiunti i timori che si registrano attualmente per il clima secco nell’area del Mar Nero, Russia in particolare, con un possibile impatto negativo sulle prossime semine. Nei listini delle Borse merci nazionali questo scenario si sta traducendo nel lento ma costante apprezzamento dei prezzi registrato nelle ultime settimane sia per gli orzi di provenienza comunitaria sia di origine nazionale. Nel comparto delle oleaginose, per i semi di soia si è osservata una maggiore stabilità dopo gli aumenti delle scorse settimane mentre un ulteriore rincaro si è registrato per la farina di girasole proteica, ancora condizionata dalla ridotta disponibilità di merce ai porti.

Orzo, quinta settimana di rialzo

L’ultima settimana del mese ha mostrato prezzi in crescita per molti dei principali cereali foraggeri. Nel caso dell’orzo si è trattato della quinta settimana consecutiva di aumento. Nello specifico, alla Borsa merci di Bologna l’orzo ad uso zootecnico di origine nazionale si è portato sui 170-173 €/t (franco arrivo), 2 €/t in più rispetto alla settimana precedente ed in lieve aumento rispetto ad un anno fa (+1,2%). Rialzo simile per l’orzo comunitario (+3 €/t), con il prezzo (176-178 €/t, franco arrivo) in crescita del 3,8% su base annua. Tra gli altri cereali foraggeri, un leggero rincaro ha interessato anche il sorgo, salito sui 167-169 €/t (franco partenza), 2 €/t in più rispetto a sette giorni prima. Aumento identico anche per il frumento ad uso zootecnico, il cui prezzo si è attestato tra i 195 e i 210 €/t (franco arrivo).

Soia, la nazionale avanza

Segnali di consolidamento si sono registrati nei listini dei semi di soia. I prezzi della soia di provenienza estera hanno ceduto 3 €/t alla Granaria di Milano, attestandosi sui 389-390 €/t (franco arrivo). Aumento di 3 €/t, invece, per la soia nazionale quotata alla Borsa merci di Bologna (375-379 €/t, franco partenza). Sia per il prodotto nazionale che di provenienza estera resta positivo il confronto con lo scorso anno, pari rispettivamente ad un +13% e a un +8,6%.

Restano invece in aumento i prezzi all’ingrosso della farina di soia (+10 €/t per la farina integrale estera, 371-372 €/t), in linea con quanto osservato oltreoceano. Alla Borsa di Chicago (CBOT) i future sulla farina di soia hanno proseguito la loro corsa, risentendo degli aumenti registrati per la materia prima a causa della revisione al ribasso degli stock negli Stati Uniti. Le quotazioni hanno chiuso la settimana a ridosso della soglia dei 350 $/t (pari a circa 329 €/t), guadagnando il 3,7% rispetto a sette giorni prima (elaborazione Bmti su dati Cbot). Tornando al mercato italiano, i prezzi attuali della farina di soia registrano una crescita anno su anno vicina al 20%.

Colza e girasole, le farine si apprezzano

Tra le farine proteiche, restano in aumento i prezzi all’ingrosso della farina di girasole. Alla Borsa merci di Torino si è registrata la quinta settimana consecutiva di aumento (+5 €/t), con i valori saliti sui 292-294 €/t (franco arrivo). Anche per il girasole il rialzo rispetto allo scorso anno è prossimo ai 20 punti percentuali. Segnali di rialzo anche per la farina di colza, con i prezzi rilevati alla Borsa merci di Bologna che si sono attestati sui 248-250 €/t, +4 €/t rispetto alla settimana precedente e +8,5% rispetto alla scorsa annata. Aumenti che si sono registrati anche per i semi di colza quotati all’Euronext di Parigi (389,5 €/t, +1,3% su base settimanale), grazie principalmente all’effetto traino dei rialzi delle quotazioni della soia sul mercato internazionale.

I prezzi dei cereali e delle materie prime
nella settimana dal 28 settembre al 2 ottobre 2020

Orzo spinto in alto dalla domanda cinese. Più stabilità per la soia - Ultima modifica: 2020-10-05T14:41:28+02:00 da Redazione Terra e Vita

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