A causa dell’emergenza Coronavirus il 60% della produzione nazionale di fiori e piante è destinato alla distruzione. Il blocco totale imposto con il Dpcm, e un atteggiamento ostile degli importatori esteri, stanno mettendo in ginocchio un settore composto da 24mila aziende con fatturato annuo di 2,5 miliardi, pari al 5% dell’intera produzione agricola nazionale.
Cia e Florovivaisti italiani, sì al sostegno al reddito
Per fronteggiare questa crisi occorrono misure di sostegno urgenti per tutelare i produttori che hanno già subito danni per un miliardo di euro. Cia-Agricoltori Italiani e l'associazione Florovivaisti Italiani, a tal proposito, chiedono, oltre all'avvio di una specifica campagna nazionale per rilanciare i consumi, la cassa integrazione per lavoratori in deroga alle regole attuali, il rinvio del pagamento dei contributi previdenziali e delle imposte, il sostegno al reddito per i soci produttori delle cooperative.
Aldo Alberto «Serve un fondo specifico per rispondere alla crisi»
«Le imprese florovivaistiche italiane stanno rischiando il totale collasso produttivo e il fallimento economico. Il nostro prodotto non è considerato indispensabile, anche se in questo momento avremmo tutti bisogno della bellezza dei colori dei nostri fiori – dichiara il presidente dell’Associazione Florovivaisti Italiani, Aldo Alberto –».
Il presidente Alberto chiede al governo che venga inoltre istituito un fondo specifico, per rispondere alla crisi del mercato e al mancato reddito e una moratoria su mutui, finanziamenti e pagamenti.
Coronavirus, Coldiretti: «settore in difficoltà dai blocchi al confine»
«L'emergenza Coronavirus sta mettendo in ginocchio uno dei comparti più belli e amati del made in Italy». A commentarlo è Coldiretti con un'analisi sugli effetti economici delle misure di prevenzione adottate. L'organizzazione agricola, nel fotografare il quadro settoriale del momento, aggiunge che il comparto florovivaistico, parlando di esportazioni, è messo in difficoltà dai blocchi al confine ed in dogana di tanti Paesi, Ue ed extra-Ue, dai ritardi e dalle difficoltà del trasporto su gomma.
In Italia, segnala Coldiretti, sono crollati sopratutto gli acquisti di fiori recisi, di fronde e fiori in vaso e si sono fermate anche le vendite e l'export di alberature e cespugli, in un periodo in cui per molte aziende si realizza oltre il 75% del fatturato annuale. «Il settore - dichiara Coldiretti - ha bisogno di misure urgenti per dare liquidità alle aziende, con finanziamenti a tasso zero ed una sospensione delle scadenze dei mutui, delle bollette, interventi straordinari come la cassa integrazione per i dipendenti»
Coronavirus, Bellanova: «Attenzione al florovivaismo alta»
«Conosciamo le difficoltà del settore e voglio assicurare tutti i florovivaisti e i floricultori italiani: la situazione che sta soffrendo il comparto è oggetto della massima attenzione e cura – risponde la ministra del Mipaaf Teresa Bellanova -. Troveremo rapidamente misure compensative mirate. Nulla andrà perduto né in termini di sostegno immediato né in termini di prospettiva per le aziende del settore. Quando parliamo di misure per l’agricoltura, parliamo anche di florovivaismo. Che rappresenta una quota significativa e strategica del nostro segmento agricolo, ed è ben presente tra le priorità, compatibilmente con una emergenza e una crisi senza precedenti».
Agrinsieme «Sì alle misure compensative annunciate da Bellanova»
Immediato il plauso del coordinamento Agrinsieme (composto da Cia, Copagri, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari) alle parole di rassicurazioni in merito alla situazione del florovivaismo nazionale pronunciate della ministra Bellanova. «Guardiamo con fiducia alle misure compensative annunciate – si legge in una nota congiunta del Coordinamento, che già nei giorni scorsi aveva scritto alla responsabile del dicastero dell'agricoltura chiedendo interventi immediati a sostengo del comparto - e auspichiamo che queste possano essere assunte quanto prima, magari già in sede di conversione del decreto legge “Cura Italia”, che purtroppo non contiene ancora misure specifiche».
Ad avviso di Agrinsieme, insieme ai sussidi che la ministra ha annunciato, occorre che si faccia qualcosa per sbloccare le vendite, pur nel rispetto di tutte le disposizioni a tutela della salute previste dai decreti governativi, facendo un appello ai nostri potenziali clienti come la grande distribuzione e le aziende agricole.
Florovivaismo, il settore in cifre
Il florovivaismo italiano, con una superficie coltivata di 29mila ettari, 27mila aziende produttrici e 100mila persone impiegate, produce un giro d’affari di circa 2,5 miliardi di euro l’anno, per un valore che rappresenta oltre il 5% della produzione agricola totale.