L’Agricoltura Blu è costituita da un insieme di pratiche agricole complementari quali:
1) alterazione minima del suolo (attraverso la semina su sodo o la minima lavorazione) per preservare la struttura, la fauna e la sostenza organica del terreno;
2) copertura permanente del terreno con colture di copertura e residui colturali per proteggere il terreno dall'erosione;
3) associazione e rotazioni di colture diverse che favoriscono lo sviluppo dei microrganismi del terreno e combattono le erbe infestanti, i parassiti e le malattie delle piante.
Obiettivo dell’Agricoltura Blu è promuovere la produzione agricola ottimizzando l’uso delle risorse e contribuendo a ridurre il degrado del terreno attraverso la gestione integrata del suolo, dell’acqua e delle risorse biologiche in associazione con fattori produttivi esterni. Le arature vengono completamente sostituite da non lavorazioni (semina su sodo) e da lavorazioni molto superficiali.
In questa sezione riportiamo una serie di articoli e reportage che hanno per protagonisti l’Agricoltura Blu e coloro che la applicano già concretamente nelle aziende agricole italiane.
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