Agricoltura sostenibile e benessere animale. Il Parlamento traccia i paletti per arrivare a precise definizioni di concetti spesso confusi. È pronto infatti per la conversione in legge il Decreto rilancio (Decreto legge 34 del 19 maggio 2020).
Tra gli emendamenti approvati nei passaggi alle Commissioni agricoltura di Senato e Camera dei deputati ci sono anche le aggiunte degli articoli 224 bis e ter, frutto di un
emendamento che ha come primo proponente Filippo Gallinella, che puntano a istituire il “Sistema di qualità nazionale benessere animale” e il “Sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola”.
Il modello del Sqpni
Facendo riferimento al modello del sistema Sqpni (Sistema di qualità delle produzioni nazionali a filiera integrata) entrambi i sistemi prevedono l’adesione volontaria, un disciplinare da seguire, controlli e un marchio per distinguersi sul mercato.
Per quanto riguarda la viticoltura sostenibile, il disciplinare si basa sulle linee guida di produzione integrata per la filiera viticola (di cui alla legge 4/2011) completati con i principi dei migliori sistemi di certificazione della sostenibilità già attivi in Italia.
La certificazione del processo produttivo potrà essere allargata per decreto anche ad altre filiere agroalimentari.
Un comitato tecnico-scientifico
Per la piena applicabilità del sistema sul benessere animale è invece prevista l’istituzione di un comitato tecnico- scientifico con il compito di definire il regime e le modalità di gestione del sistema.