L’estate del 2015 è stata contrassegnata dalla presenza e dai danni provocati ai fruttiferi dalle nuove specie fitofaghe importate: la Drosophila (Drosophila suzukii) e la Cimice asiatica (Halyomorpha halys). Mentre aumentava la presenza di queste nuove specie, in contemporanea, sui fruttiferi sono calate le presenze dei lepidotteri tortricidi, tradizionali nemici della nostra frutticoltura.
Più insetti alieni, meno “nostrani”
Globalmente, infatti, si sono avuti pochi problemi dovuti agli attacchi di Carpocapsa (Cydia pomonella) sulle pomacee, c’è stata la quasi scomparsa delle popolazioni di Cydia molesta sia su pesco che sulle pomacee, e sono praticamente annullate le popolazioni dei ricamatori (Pandemis cerasana e altri). L’unica specie che resiste ai livelli tradizionali di presenza e di dannosità è la Cydia funebrana del susino.
Questo lepidottero, originario del Centro-Europa, attacca i frutti di susino domestico e selvatico e, occasionalmente, anche quelli di altre drupacee come albicocco, ciliegio acido e dolce e pesco.
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