L’innovazione in irrigazione si è sviluppata sia per ridurre la quantità di risorsa idrica impiegata (l’acqua è un bene prezioso e lo sarà sempre più in futuro) e l’energia per utilizzarla, sia per intervenire sulle colture in modo da massimizzarne le rese ed elevarne la qualità in funzione delle richieste del mercato. In sostanza si punta su un uso efficiente in funzione di un determinato scopo. Per far questo si sta lavorando su diverse tecnologie. Risulta altresì fondamentale la preparazione (formazione) dell’operatore agricolo per gestire al meglio i mezzi che la tecnologia gli mette a disposizione. I sistemi irrigui sui quali l’innovazione sta facendo i maggiori progressi sono quelli delle due grandi famiglie dell’irrigazione a pioggia e della microirrigazione. Mentre (salvo casi eccezionali) sono ormai improponibili i metodi per scorrimento.
Un nuovo modo di lavorare
La tendenza è quella di sviluppare una vera e propria irrigazione di precisione. Questa, sulla base dello studio della tipologia del terreno, dell’individuazione della quantità necessaria in funzione della fase fenologica della pianta e, attraverso centraline meteorologiche (e previsioni su larga scala), dell’andamento delle piogge e dell’evapotraspirazione, è in grado di garantire alla pianta sempre il quantitativo di acqua necessario. Naturalmente si sta già lavorando già in questa direzione, Le nuove tecnologie sicuramente ci permetteranno di allungare il passo verso una gestione dell’acqua sempre più razionale ed efficiente.
L’esperto: Graziano Ghinassi
PhD, Ricercatore presso il Dipartimento GESAAF dell’Università di Firenze, dove tiene i corsi di Idraulica Agraria e On Farm Irrigation. Svolge intensa attività internazionale nel settore dell’irrigazione ed è responsabile scientifico di progetti di ricerca. È autore e coautore di oltre 50 pubblicazioni.