L’origine è importante, la qualità ancora di più. Nella cerealicoltura moderna la purezza e la sanità del raccolto, assieme a indici tecnologici come il tenore proteico, peso specifico, peso mille semi e attitudine alle diverse lavorazioni, sono diventati nel tempo priorità assoluta per presidiare un mercato estremamente competitivo.
Nell’ultima annata gli indici di qualità sono diventati parte integrante delle quotazioni dei cereali presso le Borse Merci, una circostanza che rende ancora più decisiva la corretta gestione tecnica di queste colture. E la crisi determinata dalla volatilità dei prezzi impone di individuare la migliore combinazione possibile dei mezzi tecnici per posizionare la propria produzione sul massimo livello raggiungibile di redditività. Tutto ciò impone la massima professionalità e attenzione non solo alla lotta alle malerbe, ma anche alla protezione del seme nelle prime fasi di sviluppo della coltura e alla difesa dalle patologie fungine e alla cura della sanità finale della granella.
Le esperienze dei produttori
BASF dispone di una gamma completa di soluzioni per supportare questo impegno dei cerealicoltori. Da undici anni la società di Ludwigshafen testa e condivide le proprie innovazioni con i produttori nella piattaforma cereali allestita presso l’azienda Raggi di Ozzano Emilia (Bo). «Ampia scelta di soluzioni tecniche versatili, copertura completa delle avversità, possibilità di ridurre il numero degli interventi e di semplificare le strategie aziendali, maggior qualità e sanità della granella e difesa della redditività».
Sono questi i vantaggi per i cerealicoltori spiegati da Claudio Pivi, Crop manager di BASF. In questa videopillola anche le esperienze dirette di Angelo Taddei, responsabile tecnico dell’azienda Cavicchi a San Matteo della Decima (Bo); Daniele Graziani, tecnico del Consorzio agrario dell’Emilia; Francesco Marabini, 60 ettari di grano duro a Castel san Pietro (Bo).
«L’ampia gamma di soluzioni disponibili nella linea tecnica di BASF – commenta Pivi- e l’effetto AgCelence collegato ad alcune di queste, consentono anche di individuare la migliore strategia di difesa in base alla destinazione del frumento coltivato (biscottiero, pasta, farina, etc.)».
Le soluzioni in campo
Le soluzioni messe in campo nella piattaforma di Ozzano vanno infatti dalle soluzioni per la concia del seme come Kinto® e l’innovativo Systiva®, in grado di proteggere non solo il seme ma anche la foglia.
Per passare poi alle applicazioni fogliari con Opera® New e Comet®, prodotti che contengono F500 nella loro formulazione, e che sono quindi caratterizzati dai benefici in termini di “firness” dell’effetto AgCelence®. Osiris®, nuovo fungicida sistemico a base di epossiconazolo+metconazolo e Caramba®, sono utilizzabili contro il target fusariosi della spiga. L’impegno in ricerca e sviluppo di BASF non si ferma certo qui e per i prossimi anni è prevista le registrazione di nuove carbossimidi e di un nuovo triazolo (Revysol®).