Firmato a Roma l’accordo tra Pordenone Fiere e FederUnacoma (la Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura) per incentivare lo sviluppo internazionale di Rive (Rassegna internazionale di viticoltura ed enologia) e rendere Pordenone polo di eccellenza a livello nazionale e internazionale della viticoltura, integrando una più ampia partecipazione alla manifestazione dei costruttori di macchine e attrezzature agricole per il comparto.
«Con questo accordo vogliamo che Pordenone Fiere diventi piattaforma di eccellenza a livello nazionale e internazionale per uno dei settori più trainanti dell’economia attuale, a supporto del Made in Italy», ha affermato Renato Pujatti, presidente di Pordenone Fiere.
Pordenone Fiere è un’area strutturata e in continuo sviluppo, che ben rappresenta l’intera filiera “dal campo alla cantina” e coinvolge una grande varietà di operatori professionali: dai vivaisti, ai viticoltori, alle cantine sociali, consorzi di produzione, enologi, vinificatori, distributori.
E’ in questo contesto che, dal 2017, si sviluppa Rive, pensata come punto di incontro e di confronto tra gli operatori del settore vitivinicolo e luogo di tutte le innovazioni in campo tecnico e tecnologico per la viticoltura, dal trattamento dell’uva, alla vinificazione, fino alla commercializzazione del vino.
«Fin dalla prima edizione, la nostra volontà – ha detto sottolineato Pujatti - era quella di realizzare un appuntamento non solo di natura commerciale, ma che accendesse i riflettori sulla viticoltura 4.0 e l’enologia del futuro, con un focus sulle potenzialità della ricerca genetica applicata, argomenti al centro di importanti incontri tecnici. Un obiettivo raggiunto».
Viticoltura di qualità e meccanizzazione, binomio vincente
La filiera vitivinicola punta in modo sempre più deciso verso produzioni d’eccellenza, ad alto valore aggiunto. Gli standard qualitativi risultano sempre più elevati in ogni fase della produzione e, in questo contesto, la meccanizzazione ha assunto un ruolo fondamentale, offrendo tecnologie sempre più raffinate per ogni momento del ciclo produttivo.
«Nella filiera vitivinicola un ruolo determinante spetta anche alla meccanizzazione - afferma il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti -, capace di mettere in campo un'ampia gamma di mezzi e tecnologie 4.0 che consentono una gestione ottimale dei fattori produttivi e un impiego sostenibile delle risorse naturali. La viticoltura di qualità richiede una meccanizzazione di qualità, e per questo la federazione italiana dei costruttori di macchine agricole ritiene utile e strategica la collaborazione con la Rassegna di Pordenone».
Massimo Goldoni, Amministratore Delegato di FederUnacoma Surl, ha specificato che l’obiettivo principale di FederUnacoma è «Creare eccellenze. Rive è una bella realtà che parla di innovazione e internazionalizzazione e rappresenta un ulteriore opportunità per noi. A livello nazionale come a livello europeo, le fiere hanno successo se si rivolgono a un preciso segmento di pubblico, offrendo una gamma di prodotti specializzati. Nel caso di Rive il carattere specialistico è evidente e questo costituisce la leva per attirare un pubblico di operatori professionali e di operatori esteri. Sono questi i fattori che determinano il peso di una rassegna e che le danno reali prospettive di sviluppo».
Stefano Zannier, assessore regionale alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche della Regione autonoma del Friuli Venezia Giulia, ha ricordato che per essere sempre più competitivi, nei mercati internazionali, «Bisogna puntare sulle specificità dei nostri prodotti, investendo sulla forza del Made in Italy. Non a caso questa fiera viene presentata nella culla della viticoltura internazionale dove il valore aggiunto del bene finale deriva sia da una attenta ricerca e sperimentazione sul prodotto vivaistico, sia da una adeguata innovazione sul quale i nostri produttori investono».
I numeri di Rive
5 padiglioni espositivi, oltre 150 espositori, 6 sale incontri e 30 appuntamenti tra convegni, workshop, degustazioni. +30% di visitatori rispetto alla prima edizione, altrettanti marchi rappresentati in più rispetto all’edizione di esordio (220).
La fiera, la cui terza edizione si terrà dal 26 al 28 gennaio 2021 a Pordenone, è organizzata in collaborazione con Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Assoenologi, Consorzio Doc Fvg ed Ersa Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale, e per la terza edizione si avvierà l’importante collaborazione con FederUnacoma.
Il filo conduttore tra sostenibilità e viticoltura di precisione
La coltivazione di viti sempre più sostenibili non può prescindere dalla tecnologia in ambito vitivinicolo. Termini come “ecocompatibilità” e “multifunzionalità” sono ormai entrati nel vocabolario di chi si occupa di produzioni agricole. La prima definizione identifica una viticoltura capace di produrre uve sane e di alta qualità, con soglie di residui di fitofarmaci sotto gli standard europei, capace di tutelare la salute del viticoltore, di mantenere alta la biodiversità del territorio viticolo (compresa la biodiversità culturale ed il paesaggio), e preservare e valorizzare la fertilità naturale del suolo.
Mentre il termine “multifunzionalità” definisce, nell’ottica di una viticoltura ecocompatibile, il ruolo che questa ha in un contesto economico e sociale di un territorio, integrandosi con le altre attività produttive.
Spiega il professor Attilio Scienza, presidente del comitato scientifico di Rive e del contest Enotrend, «I progressi raggiunti dalla viticoltura di precisione, applicabile ormai anche ad aziende di piccole dimensioni, consentono di valutare lo stato vegeto-produttivo nelle diverse parti di un vigneto e di adeguare le somministrazioni degli input energetici (concimi, acqua irrigua, prodotti antiparassitari, etc.) in funzione dei reali fabbisogni delle piante».
I vantaggi dei sistemi di precisione, sostiene Scienza, non sono solo valutabili nella riduzione dei presidi chimici, ma anche «Sulla qualità del vino, in quanto si realizzano delle valutazioni dell’andamento della maturazione più aderenti alla variabilità naturale del vigneto. Inoltre, la programmazione della vendemmia viene fatta per zone omogenee e la stima della produzione e della percentuale in zuccheri è più precisa».
Da una indicazione generica di tutela dell’ambiente, si è quindi passati alla cosiddetta viticoltura sostenibile che trova nell’applicazione della viticoltura di precisione lo strumento più efficace per la sua realizzazione pratica.
Il vino italiano in pillole
- Produzione delle barbatelle in Italia, leader mondiale. (Fonte: Registro Nazionale delle varietà di vite del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Dati 2018)
- - Barbatelle franche: 11.676.296 milioni
- - Innestate: 141.425.512 (di cui oltre 114 milioni in FVG)
- - Totale: 153.101.808 milioni
- Produzione vinicola (Fonte: inumeridelvino.it Dati 2018)
- - Produzione ettolitri in Italia: 52,9 milioni hl
- - Produzione ettolitri nel Nordest: 13,6 milioni hl
- - Ettolitri esportati: 21,5 milioni hl
- - Produzione DOC/DOCG in Italia: 20,8 milioni hl
- Settore vitivinicolo (Fonte: Elaborazioni Coldiretti. Dati 2018)
- - Addetti: 1,3 milioni
- - Fatturato 11 miliardi di euro (+3%)
- - Esportazioni 6,2 miliardi di euro (+3%)
- Focus Prosecco (Fonte: Consorzi di tutela del Prosecco DOC, Valdobbiadene Conegliano DOCG e ASOLO DOCG. Dati 2018):
- - DOCG:
- - Numero ettari coltivati: 9.200
- - Numero bottiglie: 100 milioni
- - DOC:
- - Numero ettari coltivati: 24.450
- - Numero bottiglie: 440 milioni