Si è tenuto a Rambouillet, nei dintorni di Parigi (Francia), il primo forum giovanile di agroecologia in Europa. L’evento è stato organizzato da Agroecology Europe, Sillage ed Euryfa, tre enti che sviluppano e promuovono la transizione dei sistemi agroalimentari verso l’agroecologia. Al forum hanno partecipato più di 20 organizzazioni (associazioni, Ong, aziende agricole, enti di ricerca, ecc.) provenienti da Italia, Francia, Spagna, Grecia, Romania, Croazia, Regno Unito, Germania, Ungheria, Belgio e Olanda. A rappresentarle c’erano 70 giovani professionisti, impegnati a vario titolo nel settore agroalimentare: agricoltori, allevatori, agronomi, ricercatori, divulgatori, educatori, funzionari pubblici, decisori politici, ecc. Tutti desiderosi di dare il proprio contributo per contrastare storture e ingiustizie sociali, economiche e ambientali che intaccano l’agroalimentare europeo, a tutti i livelli.
Supportarsi facendo rete
Agroecology Europe si batte per collocare l'agroecologia in cima all'agenda europea dello sviluppo sostenibile. Questa tre giorni a Rambouillet ha permesso l’incontro tra giovani professionisti che lavorano per un obiettivo condiviso, agevolando la definizione di sfide e soluzioni per il suo raggiungimento. Durante il forum si sono susseguite numerose attività, volte allo scambio di conoscenze sull’agroecologia. Tra queste la visita a due aziende agricole agroecologiche locali, dove è stato dato ampio spazio al confronto diretto tra i titolari e i visitatori.
Lili Balogh, agronoma, attivista e presidente di Agroecology Europe, alla fine dell’evento ha dichiarato: «Siamo molto felici di aver supportato la rete giovanile dell’agroecologia europea tramite questo forum, insieme a Euryfa e Sillage. Questi momenti di condivisione sono fondamentali in tempi di crisi locali e globali come quello attuale, quando avere fiducia nel futuro è una sfida, specialmente per i giovani. È essenziale creare spazi sicuri in cui i giovani possano interagire e ispirarsi a vicenda per creare una rete diversificata e forte a livello europeo, che possa assumere il ruolo di attore chiave nella transizione verso l'agroecologia e la sovranità alimentare».
Agroecologia, di cosa si tratta
Il termine agroecologia nasce dalla fusione delle parole agricoltura ed ecologia. La Commissione europea la definisce come un approccio olistico alla produzione agricola, finalizzato alla creazione di sistemi agroalimentari sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Nel report Hlpe del 2019, le Nazioni Unite ne hanno definito i 13 principi cardine. Si fondano su tre pilastri: l’aumento dell’efficienza d’uso delle risorse, il rafforzamento della resilienza, la garanzia di equità e responsabilità sociale.
L’agroecologia è sia una pratica, che una scienza, che un movimento sociale. Dunque, non riguarda unicamente la produzione agricola, ma è un approccio trasversale che riguarda l'intero sistema agroalimentare, dal suolo all'organizzazione delle società umane. Come pratica, si basa sull'uso sostenibile delle risorse rinnovabili locali, sul sapere degli agricoltori e sulla valorizzazione della biodiversità. Come scienza, dà priorità alla ricerca partecipativa e alla transdisciplinarietà, includendo diverse tipologie di sapere (da quello scientifica a quello contadino). Infine, come movimento, difende i piccoli agricoltori, le comunità rurali, la sovranità alimentare, le filiere corte, l’autoproduzione dei semi e delle razze animali autoctone.
I forum europei di agroecologia
Questo primo forum di giovani agroecologi è figlio di forum precedenti, estesi a professionisti di tutte le età. Il primo forum di agroecologia in Europa si è tenuto a Lione (Francia) nel 2017. Il secondo nel 2019 a Candia, sull’isola di Creta (Grecia), e l’ultimo nel 2021 a Barcellona (Spagna). Il prossimo appuntamento senza limiti di età sarà nel 2023, in un luogo che sarà definito a breve, mente quello giovanile si ripeterà nel 2024.