Circa 4mila ettari di terreno agricolo, dei quali 1.100 sono gestiti con tecniche di agricoltura bio; una stalla da latte da 1.010 capi; 6 milioni di litri di latte bio destinati al gruppo Gran latte - Granarolo e un vasto Agriturismo nel delta del Po. Questo e molto altro è Agrisfera, la più grande azienda agricola nel ravennate. A occuparsi della cooperativa oggi sono molti giovani, spiega il direttore Giovanni Giambi: «Una scelta ponderata la nostra che ha trovato applicazione a partire dal 2013 con l’inserimento di circa 15 ragazzi. Oggi il gruppo raggiunge le 29 unità; ragazzi con una età media al di sotto dei 40 anni. Per la precisione, più della metà sono under trenta».
Il ricambio generazionale è un processo irreversibile, continua Giambi: «L’agricoltura di precisione e la zootecnia di precisione sono ormai concetti radicati nella mentalità della nostra azienda e dei nostri operatori, è per questo che Agrisfera ha ritenuto necessario inserire i giovani al suo interno. Il giovane è più abituato ad approcciarsi all’innovazione e al cambiamento».
«A loro oggi è stata data una grande possibilità – sottolinea Giambi - e bisogna dargli il tempo di comprenderla al meglio. Molti dei ragazzi che lavorano con noi hanno cominciato dai lavori umili, per poi arrivare all’inserimento nel reparto tecnico».
L’innovazione all’interno di Agrisfera non accenna a rallentare: «Ogni anno Agrisfera investe sempre più sull’agricoltura 4.0 e la zootecnia di precisione. L’approccio dei giovani alle nuove tecnologie è molto più naturale rispetto a quello delle persone abituate a lavorare con strumenti più “classici”».
Nati nell’era della tecnologia
A parlare di zootecnia di precisione è anche Federica Poggiolini, 25 anni, che si occupa della stalla ormai da due anni: «In Agrisfera abbiamo molte soluzioni per quanto riguarda lo smart farming, a partire dai robot di mungitura che ci permettono di rilevare moltissimi dati relativamente ai capi e alla lattazione, fino ai software gestionali di monitoraggio per tutta la mandria, che impieghiamo dal 2010 per ottenere dati (anche a livello statistico) relativamente a produzione e attività. Noi giovani ce la caviamo molto bene con l’utilizzo e la gestione di questi strumenti innovativi, riusciamo a memorizzare velocemente e facilmente i vari passaggi che servono per ottenere le informazioni che cerchiamo. Siamo più abituati alla tecnologia, siamo nati nell’era dei cellulari e dei computer e riusciamo a utilizzare al meglio queste risorse».
«Personalmente ho cominciato a lavorare all’interno della cooperativa nel gennaio 2018 iniziando con un tirocinio post laurea di 6 mesi, dopo di che sono stata assunta con un contratto di apprendistato come tecnico di stalla. Inizialmente ho cominciato seguendo il capostalla e i mungitori per capire come funziona l’azienda poi mi sono dedicata sempre più a seguire il direttore di stalla, ovvero il ruolo che dovrei ricoprire nel prossimo futuro. Le mie mansioni oggi – continua Federica -spaziano dalla gestione dei dati raccolti attraverso i software gestionali, la gestione del registro dei farmaci, la gestione del registro anagrafico degli animali, i campionamenti di sangue, il controllo delle spese per l’alimentazione e la gestione del software che gestisce il carro di alimentazione».
Disposti a sporcarsi le mani
Marco Di Bona, 29 anni, è in Agrisfera dall’ottobre 2014 e da allora è responsabile della preparazione e distribuzione della razione alimentare destinata alle bovine. «La mia mansione è quella del carrista, mi occupo quindi del carro miscelatore, dalla manutenzione tecnica e meccanica, alla preparazione e distribuzione dell’alimento. Sono da sempre appassionato di mezzi a motore, mezzi agricoli e trattori. Lavorare con il carro miscelatore è molto motivante».
Per quanto riguarda le opportunità lavorative all’interno del comparto agricolo, Marco si esprime così: «Al giorno d’oggi esistono molte opportunità per i giovani come me nel settore agricolo, purtroppo non tutti sono disposti a sporcarsi le mani. Per quanto riguarda il lavoro in stalla, a esempio, uno degli sforzi da accettare è quello di lavorare nei week end».
«Oggi – conclude Marco - dopo 5 anni, mi sento di aver raggiunto molti degli obiettivi che mi ero prefissato all’interno di questa cooperativa».
Connessi h24 in Agrisfera
Ma in agrisfera le possibilità di lavoro per i giovani non riguardano solo la stalla. Lisa Cavallini lavora dentro alla Tenuta Augusta, l’agriturismo della cooperativa. «Ho cominciato nell’agosto 2013 – racconta Lisa -, mentre ancora studiavo all’Istituto per ragionieri. Una volta terminati gli studi ho scelto di rimanere all’interno della cooperativa, per lavorare nell’agriturismo. A oggi sono sei anni che lavoro e sento di essere cresciuta molto. Oggi faccio anche parte del consiglio di amministrazione, l’organo più importante della cooperativa, quello che prende le decisioni. In tutto siamo 11 soci».
Parlando dei suoi giovani colleghi Lisa spiega quanto il gruppo sia unito: «Lavorare con persone della stessa età e che hanno le adeguate competenze tecnologiche ci consente di lavorare in squadra e garantire buoni risultati. A supporto, anche il gruppo whatsapp “giovani” che il nostro direttore ha deciso di creare 3 anni fa; uno strumento divenuto ormai indispensabile per comunicare in tempo reale e da qualsiasi postazione, scambiarsi idee e pareri per scegliere in che modo gestire una generica situazione o un problema».
CHI È AGRISFERA
Agrisfera Soc. Coop. Agr. p.a. è la più grande cooperativa agricola ravennate. Coltiva circa 4mila ettari di terreno in proprietà, collocati tra le provincie di Ravenna e Ferrara e alleva 1010 bovini da latte, producendo latte biologico per il gruppo Granlatte-Granarolo. Alla cooperativa fa capo la “Tenuta Augusta”, un vasto agriturismo nel Parco del Delta del Po, con ristorazione, lago per pesca sportiva e area attrezzata per camper. Per finire, nel 2011 è stato inaugurato l’impianto di biogas.
Per approfondire leggi l'articolo Agrisfera dice sì al ricambio generazionale