Agricoltura sociale, l’Umbria è ora pronta a partire

La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge che armonizza la propria normativa alla legge nazionale che definisce i requisiti minimi e le modalità di svolgimento delle relative attività

agricoltura sociale
Previsti interventi di supporto che concernono anche la valorizzazione di terreni agricoli incolti, abbandonati, insufficientemente coltivati, nonché i beni e i terreni confiscati con le leggi antimafia

La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato il disegno di legge che armonizza la normativa regionale in materia di agricoltura sociale alla legge nazionale 141 del 201e al Decreto ministeriale del 2018 che definisce i requisiti minimi e le modalità di svolgimento delle relative attività.
La disciplina è finalizzata allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, per facilitare l'accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio regionale.

Previsto un pacchetto di misure per l'agricoltura sociale

Il Ddl prevede interventi di supporto e sostegno, che concernono anche la valorizzazione di terreni agricoli incolti, abbandonati, insufficientemente coltivati, nonché i beni e i terreni confiscati ai sensi delle leggi antimafia.
Nell’ambito delle politiche di sviluppo rurale, la Regione Umbria si impegna inoltre a promuovere misure d’intervento orientate alla progettazione integrata territoriale e di sviluppo dell’agricoltura sociale, includendo altresì uno specifico “pacchetto di misure” per l’agricoltura sociale.

Le attività autorizzate alle fattorie sociali

Rientrano nel novero delle attività di agricoltura sociale: le iniziative dirette a realizzare l’inserimento socio-lavorativo di lavoratori con  disabilità, svantaggiati e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di  riabilitazione e sostegno sociale; le azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e  lavorativa,  di  ricreazione  e  di  servizi  utili  per  la  vita quotidiana; il supporto alle  terapie mediche, psicologiche e riabilitative; i progetti funzionali all'educazione ambientale  e  alimentare, alla salvaguardia della biodiversità, nonché alla diffusione della conoscenza del territorio  attraverso  l'organizzazione  di  fattorie sociali e didattiche riconosciute a livello regionale.

Coop sociali, imprese sociali e associazioni "partner"

Possono iscriversi all’elenco regionale gli imprenditori agricoli e le cooperative sociali riconosciuti come operatori di fattoria sociale, secondo l’iter previsto nelle nuove disposizioni.
L’imprenditore agricolo potrà agire anche in accordo con le cooperative sociali, con le imprese sociali, con le associazioni di volontariato e di promozione sociale.
Al fine di diffondere l’agricoltura sociale sul territorio regionale, monitorarne le attività e promuovere l’adozione di best practice, è istituito presso l’assessorato alle politiche agricole e agroalimentari un apposito Osservatorio regionale.

 

Agricoltura sociale, l’Umbria è ora pronta a partire - Ultima modifica: 2022-08-01T15:02:33+02:00 da Gilberto Santucci

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